di Marco Bilancioni "Qualcosa succederà entro giovedì". "Sabato ci sarà un incontro con i big della maggioranza". Le voci attorno alla giunta di centrodestra si rincorrono e sono concordi nel ritenere che stia iniziando la settimana decisiva per il rimpasto. Lo stesso sindaco Gian Luca Zattini, nell’intervista sul Carlino di domenica 2 gennaio, diceva che qualcosa sarebbe accaduto "nelle prossime settimane": è evidente che stiamo arrivando al dunque. Tuttavia, ci si arriva in una situazione di stallo. Come tutti hanno ormai capito, Zattini sarebbe disponibile ad aggiungere il nono assessore, casella lasciata libera fin dall’inizio del mandato; più scettico su un doppio innesto che comporterebbe il privarsi di uno di coloro che ha scelto dopo la vittoria del 2019. Per placare le richieste, verosimilmente quelle del gruppo Centrodestra per Forlì, qualcuno nella maggioranza ha fatto notare che sarebbe disponibile una poltrona di peso, quella di Forlifarma, la società partecipata delle farmacie comunali dalla quale è dato come uscente l’amministratore unico Mario Patanè. Gli ex Fratelli d’Italia, mai riconosciuti dal partito ufficiale, sono in predicato di aderire a Coraggio Italia, la formazione politica fondata dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro (che conta due parlamentari forlivesi: Simona Vietina e Carlo Ugo de Girolamo). Lo schema poteva prevedere un ruolo per un esterno al gruppo consiliare in quota Centrodestra per Forlì e un assessore a Fratelli d’Italia, partito che conta lo stesso numero di consiglieri ma ben altri numeri nei sondaggi. E allora perché la partita è bloccata? Perché il gruppo guidato da Davide Minutillo non recede dalla richiesta di un assessorato. E, accantonato a quanto pare il nome di Marinella Portolani, sostiene di avere un esterno da proporre. Carta che finora sarebbe rimasta coperta. Allo stesso tempo, però, nemmeno FdI fa passi indietro. Anzi, nei corridoi del palazzo comunale, si parla ancora di ...
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