Impossibile dimenticare il flusso furibondo dell’acqua che penetra con l’impeto di un torrente di montagna nel parcheggio sotterraneo e all’interno dell’Ipercoop Lungo Savio nei giorni tragici della piena del fiume. E laddove sbiadisce il ricordo le immagini di quel disastro sono fisse in decine di filmati e di foto da brivido. Nei giorni successivi all’invasione dell’acqua ciò che si scorge alla scarsa luce che penetra dall’esterno, poiché tutti gli impianti sono fuori uso, sono scaffali atterrati, merci che galleggiano, frigoriferi al buio, arredi disastrati. Alle fotoelettriche si aggiungono le idrovore. L’acqua ha saturato il grande parcheggio sotterraneo, un’auto intrappolata ha fatto temere il peggio. Il tam tam chiarisce che nessuno è rimasto bloccato ma la devastazione è totale. La quantificazione dei danni è ancora imprecisa, ma oggi, ad un anno dal disastro, si aggira sui 4 milioni di euro solo per quanto riguarda la struttura. A questi andrebbero aggiunti quelli riferiti alle merci deteriorate e alle mancate vendite.
"Eppure - dice Iolanda De Simone, direttrice regionale di Coop Alleanza 3.0 - dopo 38 giorni abbiamo riaperto". E in quel mese e poco più non c’è stato solo un frenetico lavoro di ripristino, Coop Alleanza 3.0 ha messo in atto tutto il possibile per non lasciare senza spesa i propri soci attivando temporary store e potenziando la vendita on line con consegne dirette a casa.
Non tutto ancora oggi ha però ha riconquistato la dimensione prealluvione. Ci sono occhi serrati nella galleria dei negozi. Almeno il 30% non ha riaperto i battenti. "Non tutti avevano le nostre risorse per ripartire - dice Iolanda De Simone - tanto più che sono mancati i sostegni economici alle piccole attività". E’ già iniziato un ricambio. In questi giorni ha riaperto la lavanderia e entro settembre è previsto l’avvio di una struttura, ancora in fase di contratto, di dimensioni più grandi. Ma hanno gettato la spugna il negozio di abiti per bambini, quello dell’abbigliamento sportivo ed altri. "L’occasione del ripristino, però - aggiunge De Simone - ci ha offerto il destro per un rinnovo di buona parte del nostro punto vendita. Abbiamo introdotto nuovi servizi ed effettuato un cambio di assortimento di alcuni prodotti, soprattutto quelli freschi". Oltre alla parte commerciale anche quella degli impianti è stato oggetto di migliorie. "L’esperienza - dice De Simone - ci ha portato a collocare diversamente le centraline degli impianti, sia frigoriferi che dell’antincendio, che prima dell’alluvione era nei sotterranei. Ora sono al piano terra e posizionati in alto in modo che, in caso di esondazione del Savio, siano maggiormente al sicuro".