Il primo bus sperimentale senza pilota è un obiettivo già fissato e finanziato per il comune di Cesena: trasporterà gli studenti universitari del campus cittadino nella zona dell’ex Zuccherificio progettata dall’architetto Vittorio Gregotti, verso la stazione, il centro storico e il parco Ippodromo, i tre luoghi di maggior fruizione cittadina. Poi, a cascata, il bus a guida autonoma potrebbe caricare a bordo gli studenti degli altri ordini di scuola. Il progetto sperimentale, già finanziato per due milionidal Fondo europeo di sviluppo regionale, vedrà l’avvio tra febbraio e marzo con durata triennale. Al Comune di Cesena sono stati assegnati 210mila euro.
"Il Cise, azienda speciale della Camera di Commercio della Romagna – annuncia il presidente dell’istituto camerale Carlo Battistini – ha ottenuto il finanziamento di due milioni, pari all’80% del costo complessivo, dei programmi Interreg Europe e Interreg Central Europe indirizzati al supporto all’innovazione. Dopo la fase di negoziazione con le agenzie che coordinano il programma, fra un paio di mesi verrà lanciato il percorso ’Interreg Central EuroGinevra che realizzerà un esperimento internazionale di governo partecipativo di soluzioni altamente tecnologiche per la gestione dei servizi pubblici nelle città". "Spetterà al nostro Cise – prosegue Battistini – coordinare il bando internazionale per la selezione del fornitore tecnologico" Il caso di studio scelto è quello della mobilità pubblica a guida autonoma, visto come un incrocio eccezionale di opportunità per la transizione digitale e verde nei servizi di mobilità, in un contesto ancora caratterizzato da una parte del pubblico che ancora guarda con sospetto i mezzi governati da intelligenze artificiali".
Oltre a Cesena per l’Italia, la sperimentazione interesserà i comuni di Cesena, Varaždin in Croazia, Bialystok in Polonia, Bad Schönborn in Germania.
"È prematuro fissare ora il tempo preciso dell’avvio della sperimentazione - mette in luce l’assessora alla mobilità sostenibile del Comune di Cesena Francesca Lucchi – ma la strada verso l’autobus senza pilota è tracciata e segnerà il futuro della nostra città. Il bacino individuato è l’utenza degli studenti della cittadella universitaria per i quali è stato inauugrato due anni fa un campus all’avanguardia che si ingrandirà con il nuovo edificio per Psicologia in costruzione dal 2023. L’arco temporale in cui si svilupperà il processo partecipato del progetto è triennale con il coinvolgimento di partner tecnologici europei che interagiranno in laboratori progettuali. Dopo la prima fase di studio, verrà realizzata un’azione pilota all’interno dell’area dell’ex Zuccherificio, dove sperimenteremo servizi innovativi di trasporto per gli spostamenti dche dal Campus si colleghino al centro storico, alla stazione, e all’area dell’Ippodromo".
Tre anni fa a Merano in Trentino Alto Adige venne sperimentato il primo bus a guida autonoma senza volante in Italia, capace di trasportare dodici persone, più due tecnici: uno per eventuali interventi, in caso di bisogno, l’altro per spiegare ai passeggeri le funzionalità del mezzo. Il bus denominato ’Navya’ aveva una autonomia di nove ore e di notte si ricaricava ed era in grado di riconoscere l’utente registrato.