
"La nostra fortuna – se così si può dire – è che in questo periodo coltiviamo per lo più ciliegie, un frutto che completa il processo di maturazione prima delle ondate di calore e richiede meno acqua rispetto, ad esempio, agli ortaggi estivi. Ma siamo già preoccupati per le nostre olive: se non pioverà nelle prossime due settimane, il rischio è che, appena spuntate, secchino sul ramo".
A parlare è il 26enne Andrea Pasini, originario di Roncofreddo e residente a Borghi: le sue giornate si dividono tra la vendita di prodotti agricoli nei mercati rionali romagnoli (è dipendente della nota azienda longianese ‘Gli ortolani’, che ora consegna anche a domicilio gli ordini effettuati online), la raccolta della frutta nella piccola proprietà di famiglia, sulle colline di Roncofreddo, e l’hobby della fotografia (sono sue le immagini che compaiono in questa pagina).
"La siccità è un’altra tegola che si abbatte sulla nostra agricoltura, già danneggiata dai costi alle stelle di carburanti e materie prime", osserva Pasini.
"Grazie ai miei due lavori (la mattina al mercato, il pomeriggio nei campi assieme ai miei genitori) riesco ad avere una visione a 360 gradi di tutta la filiera, seguo il prodotto dalla terra alla tavola – continua il giovane agricoltore di Roncofreddo – Vendere frutta e verdura nei mercati locali significa abbattere vari passaggi ed evitare gli sprechi, ma resta comunque difficile remunerare i costi sostenuti dalle aziende agricole. Ogni giorno sento tanti colleghi lamentarsi perché i prezzi della frutta, specialmente sugli scaffali della grande distribuzione, riescono a malapena a coprire le spese sostenute per la cura della pianta e la raccolta. Qualcuno minaccia addirittura di lasciar marcire il prodotto sull’albero".
Ventisei anni e un lavoro (anzi, due) nella filiera agricola: suggerirebbe a un coetaneo una scelta simile?
"Mi sono diplomato all’istituto tecnico agrario di Cesena e sono rimasto in contatto con tanti ex compagni che hanno trasformato le piccole aziende di famiglia in realtà all’avanguardia, affermate sul territorio. È una decisione che ammiro perché richiede passione e tanto coraggio, soprattutto nel periodo storico che stiamo vivendo".
Maddalena De Franchis