CARLOTTA
Cronaca

‘Sentire insieme’ è quello che più ci manca

Carlotta

Benini

U n post che ho letto qualche giorno fa mi ha ricordato qual è qual è l’origine del termine simpatia. Deriva dal greco ‘sympatheia’ e significa provare un’emozione intensa (pathos), nello stesso momento (syn). Ecco cos’è quella sensazione da pelle d’oca che tutto a un tratto ti prende mentre sei lì, ai piedi di un palco, e senti che le tue sensazioni sono le stesse che vivono le persone intorno a te. È un sentimento che solo la musica dal vivo ti sa regalare e non importa che tu sia allo stadio o in un piccolo locale, non fa differenza se sul palco c’è la band internazionale o l’artista delle nostre parti: il ‘syn-pathos’, il sentire insieme, è sempre lo stesso. Non ci sono eventi televisivi o live in streaming che possano anche solo lontanamente colmare il vuoto che stiamo vivendo in questo 2020. La musica dal vivo è nutrimento per l’anima. E ha bisogno della presenza fisica per alimentarsi a sua volta. Ne ho visti tanti di concerti nella mia vita e alcuni dei momenti più belli li ricordo proprio a Cesena: questa piccola, grande città, dove a volte accadono cose incredibili. I concerti al Vidia Club e le rassegne di Acieloaperto, i live al Carisport e quelli più intimi nei locali del centro, per non dimenticare le gloriose serate in musica alla Capannina, all’Officina 49, al Lego, o al Nerosubianco: mancano come l’aria. In quest’anno che volge al termine dopo averci annichilito tutti un po’, il mio pensiero va al tradizionale concerto di Natale di Vinicio Capossela al Vidia. Torneranno presto i tempi - ci voglio credere - in cui ci stringeremo di nuovo in un abbraccio collettivo mentre da quel palco piovono lustrini, fiocchi di neve finta e una contagiosa ‘Gio-gio-gioia’ (cit. ‘L’uomo vivo’). Ritroveremo la nostra ‘sympatheia’. E quando succederà, sarà bellissimo.