
Stop reddito di cittadinanza "Aiuteremo chi lo perde"
Sono 310 gli ormai ex percettori del reddito di cittadinanza in carico ai servizi sociali del Comune di Cesena. Alcuni di loro hanno già appreso o stanno per apprendere la revoca della misura decisa dal Governo. Viene comunicata a chi non rispetterebbe i criteri per ricevere la nuova misura varata dall’esecutivo.
In loro difesa si schiera l’assessora ai Servizi per la Persona e la Famiglia del Comune di Cesena Carmelina Labruzzo.
"Il Comune di Cesena – afferma l’amministratrice (Popolari per Cesena) apprende con sconcerto la notizia che a molti percettori di reddito di cittadinanza è stata comunicata con un sms la revoca del reddito di cittadinanza. Un’azione scellerata che mostra l’assoluta deresponsabilizzazione e il totale disinteresse nei confronti delle persone più fragili e in gravi difficoltà economiche da parte del Governo. In questi mesi, avviando un percorso di condivisione, ascolto, incontro, il nostro Comune haa ccompagnato tantissime persone e tantissimi nuclei in percorsi di autonomia e progressivo recupero".
L’assessora difende strenuamente il servizio messo a disposizionee per i percettori del reddito di cittadinanza abolito dal governo Meloni. "La filosofia di fondo del servizio – prosegue l’assessora – è quella di aiutare tutti con un sostegno duplice: da una parte sì l’aiuto economico, ma con un percorso di ripresa dell’autonomia di ciascuno attraverso i progetti utili alla collettività e il necessario reinserimento nel mondo del lavoro. I nostri operatori e quelli dell’Azienda ai Servizi per la persona del distretto Cesena-Valle Savio (Asp) hanno lavorato insieme, in modo sartoriale, insieme a tantissime persone".
"Le ultime misure varate dal Governo – aggiunge l’assessora Labruzzo – con la Carta spesa che prevede l’elargizione di un una tantum a un numero residuale di cittadini e al taglio del reddito di cittadinanza con una nuova misura altamente selettiva è parziale vanificano completamente il lavoro svolto fino ad oggi. Inoltre, questa misura mette in seria difficoltà gli enti locali che si troveranno a dover far fronte a nuove forme di povertà conseguenti alla nuova normativa".
"Ma noi continueremo a seguire tutte le situazioni in questo modo– conclude l’assessora Labruzzo – : gli operatori dei Servizi Sociali hanno avviato l’interlocuzione con tutte le persone che percepiscono il reddito di cittadinanza per una valutazione delle nuove condizioni definite dalla legge e continueranno a fissare appuntamenti con i singoli percettori entro ottobre 2023. Per le persone non in carico si provvederà attraverso l’informazione sui nuovi requisiti per successive valutazioni delle condizioni di fragilità".