Tari 2019 Cesena, la bolletta sarà più leggera

I cesenati potranno cominciare a pagare dal prossimo 31 maggio

Il sindaco Paolo Lucchi con gli assessori Carlo Battistini e Francesca Lucchi

Il sindaco Paolo Lucchi con gli assessori Carlo Battistini e Francesca Lucchi

Cesena, 14 febbraio 2019 - Anche quest'anno la Tari, il tributo destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, costerà di meno ai cesenati. Prosegue l'impegno dell'Amministrazione comunale verso le utenze domestiche e non domestiche affinché possano pagare di meno il tributo sui rifiuti spesso al centro delle polemiche che interessano i Comuni.

Un vantaggio per la cittadinanza dovuto innanzitutto al recupero di ben 714 utenze che fino al 2018 evadevano il pagamento. Da quest'anno invece aumentando i contribuenti, la suddivisione della spesa pro capite risulterà più bassa con un risparmio che si aggira intorno al 6% per le famiglie e al 7% per gran parte delle utenze non domestiche, dagli uffici ai pubblici esercizi.

«Abbiamo svolto un lavoro di incrocio sulle banche dati e l’Ufficio tributi ha poi attivato l’attività di recupero: abbiamo portato in evidenza oltre 700 utenze che non erano conosciute per 166 mila metri quadrati tra domestico e non domestico. Un recupero significativo che porta alla riduzione del costo della tari per i cittadini e per le imprese», ha precisato il vicesindaco e assessore al bilancio Carlo Battistini. Nel 2019 dunque, anno della concretizzazione di Ecoself nel Centro storico e dell’introduzione della raccolta porta a porta anche al quartiere Rubicone, il costo complessivo dei servizi per la gestione dei rifiuti urbani ammonterà a 15 milioni e 424.874 euro.

L'assessore alle politiche ambientali Francesca Lucchi inoltre ha aggiunto che nel corso di questi anni il Comune ha aumentato la raccolta differenziata, e ridotto i rifiuti indifferenziati. «Nel 2009 - ha detto - i rifiuti indifferenziati erano 38.396 tonnellate, nel 2017 sono stati 24.363 tonnellate, ben 14mila tonnellate in meno». Un segno più che interessa anche i dati relativi all'indifferenziata passata da 44,11% del 2009 al 65,5% del 2018. Un impegno che condurrà alla tanto attesa tariffa puntuale.