Tripudio di banchetti in centro "Ma c’è disaffezione alla politica"

Candidati e militanti hanno incontrato i cittadini. I timori: "Sono distanti". Manifesti, plance quasi vuote

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Un tripudio di banchetti, nel terz’ultimo sabato prelettorale ieri mattina nel porticato di corso Mazzini e nei pressi del loggiato del Comune, con i tre candidati cesenati alla Camera nel collegio uninominale di Forlì-Cesena che si sono incrociati: Massimo Bulbi al banchetto del Pd vicino al Babbi Caffé (14 sindaci del territorio provinciale fra cui Enzo Lattuca hanno diffuso ieri una lettera per sostenere pubblicamente la sua candidatura); Paolo Pasini (M5Stelle) insieme al consigliere comunale Claudio Capponcini, e l’assessore repubblicano Luca Ferrini (terzo polo) in piazza del Popolo, ad accogliere l’arrivo della candidata lombarda Lisa Noja. Affollati anche il banchetto di Fratelli d’Italia e della Lega, che sostengono la candidata lombarda del centrodestra Gloria Saccani Jotti all’uninominale.

In piazza del Popolo è comparso il segretario del Pd di Cesena Lorenzo Plumari, in abito bluette, camicia bianca e cravatta. "Ho appena celebrato un matrimonio in Comune – dice –. Avevo inziato la mattinata in jaeans per fare campagna elettorale, vado a cambiarmi e torno ai banchetti. Le persone si fermano e chiedono. C’è un po’ di disaffezione, ma è una storia vecchia. Cerchiamo di far capire che la buona politica paga e rimarchiamo l’importanza del voto".

Luca Capacci, candidato sindaco nel 2019 per Fondamenta, è tra i più attivi in corso Mazzini: distribuisce i volantini dell’allenza Verdi-Sinistra. Ferma anche un passante in bicicletta che accetta di conversare. "Ho parlato con molte persone questa mattina e anche i sabati precedenti – afferma - e mi pare che ci sia un po’ troppo distacco nei confronti dell’appuntamento elettorale così importante". Ai banchetti bazzicati fa riscontro la desolazione delle plance elettorale: solo quattro manifesti con i faccioni di Bulbi, Meloni, Conte e la scritta Vota alleanza Verdi Sinistra.

a.a.