Case e hotel, l’estate delle truffe: "Anche i turisti scappano senza pagare"

A Rimini casi clamorosi a danno degli ospiti, a Cesenatico e Gatteo invece a lamentarsi sono gli albergatori: "C’è chi fugge senza pagare"

Un gruppo di turisti all’entrata di un albergo (repertorio)

Un gruppo di turisti all’entrata di un albergo (repertorio)

Cesenatico e Gatteo a Mare, 14 agosto 2022 - Nei giorni clou della stagione estiva vengono fuori anche i problemi e le pecche del sistema turistico. Dai servizi promessi e di cui non vi è traccia alla cucina che lascia a desiderare, dagli spazi che nelle fotografie sono generosi alla realtà di strutture medio piccole, in riviera si registra un ampio campionario di lamentele. I casi più clamorosin a Rimini, con prenotazioni ‘fantasma’ e alberghi chiusi. Tuttavia a Cesenatico e Gatteo a Mare, dove complessivamente le strutture ricettive sono circa 400 e gli stabilimenti balneari 150, accade che i furbetti siano soprattutto i turisti.

La tradizione di alberghi e spiagge a prezzi popolari dove predominano ancora gli hotel a tre e due stelle, evidentemente da taluni viene interpretata con la possibilità di pagare ancora meno del dovuto, come testimonia Fabrizio Albertini, storico albergatore di Valverde e presidente di Asshotel Emilia-Romagna, il quale spiega l’evoluzione di un fenomeno preoccupante: "A Cesenatico e Gatteo a Mare non risultano particolari lamentele da parte degli ospiti. A volte capita che per errore una camera sia venduta due volte e quindi una famiglia si trovi senza la stanza, ma sono casi che si contano sulle dita di una mano e noi comunque ci attiviamo per consentire agli ospiti di tornare in hotel più avanti o di andare in un’altra struttura di pari livello o superiore. Alcune pecore nere ci sono anche nella nostra categoria, dobbiamo contrastarle, ma a Cesenatico e Gatteo Mare non ci risultano, anche perché qui il nostro sistema le respinge, fra associazioni e forze dell’ordine che fanno la loro parte".

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Albertini denuncia piuttosto i furbetti della vacanza: "Ci sono invece famiglie che dicono di preferir pagare l’ultimo giorno e poi spariscono nel nulla il penultimo giorno, fingendo di andare a fare un giro e nascondendo i bagagli nei modi più fantasiosi; altri capofamiglia sono dei veri e propri attori, ai quali inizialmente va bene tutto, poi dal quarto o quinto giorno iniziano a criticare e contestare i servizi, tirano fuori le scuse più inimmaginabili per inscenare mancanze inesistenti anche davanti ad altri ospiti, per poi chiedere sottovoce la settimana di vacanza gratis o sconti esagerati. Sono attori e professionisti della truffa agli albergatori e c’è persino chi, come accade in altre attività commerciali, dice di aver pagato un extra con una banconota da 100 euro e quindi di aver diritto ad un resto maggiore. Il campionario è vario, ma ormai li conosciamo".

Mauro Brighi, ex presidente di Adac Fedarlberghi e attuale responsabile degli albergatori di Confcommercio Cesenatico, fotografa una situazione sostanzialmente sotto controllo: "Noi rispetto ad altre località siamo un’oasi felice, qui gli albergatori sono poco contestati rispetto ad altre spiagge e non vi sono casi particolarmente eclatanti. Accade invece il contrario, sappiamo di una famiglia di turisti italiani che a Villamarina recentemente si è lamentata per i servizi dello stabilimento balneare e ha preteso sconti, altri al penultimo giorno della settimana contestano di non avere avuto dei servizi, oppure dicono che la pasta era tro ppo scotta o troppo al dente, con la pretesa di ottenere dei forti sconti. Ma la situazione è sostanzialmente nella norma e non ci sono particolari criticità. In precedenza sono stati segnalati casi di furbetti che volevano andar via senza pagare, ma al momento la situazione è sotto controllo, sebbene i tentativi di truffa siano più dalla parte dei turisti che degli operatori turistici".