Udassi, patron della rivale Torres: "Il Cesena? Avversario da onorare"

"Non ci fossero stati i bianconeri... ma è bello sapere di aver dato loro almeno un po’ fastidio quest’anno"

Udassi, patron della rivale Torres: "Il Cesena? Avversario da onorare"

Udassi, patron della rivale Torres: "Il Cesena? Avversario da onorare"

Stefano Udassi ha coronato un sogno. Il presidente della Torres, la grande rivale del Cesena in questo campionato, che domenica ospiterà i bianconeri nell’ultima trasferta, è nato 53 anni fa a circa cento metri dallo stadio Vanni Sanna. Fin da piccolo la sua massima aspirazione è stata quella di indossare la maglia della formazione rossoblu "un simbolo identitario della città di Sassari", spiega. Beh, Udassi non solo ha giocato per sette anni nella Torres segnando 51 reti in 200 presenze, da tre anni ne è diventato addirittura presidente. "Un incarico importante affidatomi dalla proprietà che è Abinsula, azienda che lavora nel campo dei software, e che ogni giorno mi procura emozione. Per me si tratta soprattutto di cuore e di passione".

Oggi (ieri, ndr) la Torres ha compiuto 121 anni e sta chiudendo un campionato che l’ha vista sorprendere tutti.

"Abbiamo cercato di dare il massimo e di mettere in difficoltà il Cesena che ha disputato una stagione meravigliosa. Credo di poter dire che siamo stati straordinari".

Lei e la sua società siete stati fra i primi a congratularvi con il Cesena dopo la promozione.

"È stato un atto assolutamente doveroso e giusto, che fa parte del nostro stile".

Alla vigilia fra le potenziali favorite si citavano diverse squadre, mai però la Torres.

"Lo so bene, invece io ero fiducioso. Lo dissi anche alla proprietà, dopo il ritiro estivo. C’era un bel gruppo, entusiasmo in campo e fuori, il giusto mix di giocatori giovani ed esperti, un ottimo tecnico".

Non ci fosse stato il Cesena...

"Abbiamo avuto la sfortuna di incappare in un Cesena fortissimo, ma averle dato fastidio almeno per un po’ è stato motivo di orgoglio. Quella romagnola è una realtà bellissima e non solo per la squadra: basta guardare lo stadio, la tifoseria, una società organizzata che è stata bravissima anche a valorizzare diversi elementi del settore giovanile, un obiettivo che abbiamo anche noi".

Domenica sarà una bella festa per entrambe le squadre?

"Sarà una giornata meravigliosa. Onoreremo il Cesena a dovere nel nostro stadio che sarà tutto esaurito e stiamo preparando qualcosa di carino, che però non vi anticipo perché voglio che sia una sorpresa. Insomma sarà uno spot per la LegaPro che viene ottimamente guidata dal presidente Matteo Marani". Qual è il segreto di questa Torres?

"Il gruppo e lo spessore umano di altissimo livello di tutti i giocatori. Sono ragazzi educati, bravi, seri, professionali, disponibili. Poi c’è la parte tecnica, ma il gruppo è veramente di valore".

Ora affrontate i playoff. Con quali speranze?

"Anche qui, come accaduto alla vigilia del torneo, nessuno ci considera. Meglio così. Vorrà dire che ci accomoderemo con umiltà ad una tavola dove siedono re e regine, ma anche con voglia di ben figurare e di dare il massimo. Sono convinto che regaleremo altre soddisfazioni ai nostri fantastici tifosi".

La squadra come sta?

"Lunedì ad Arezzo nel primo tempo ho rivisto la squadra che ha saputo sorprendere tutti e ottenere ottimi risultati. Anche fisicamente siamo in netta ripresa, e abbiamo ancora 20 giorni per recuperare".

Potendo, quale giocatore toglierebbe al Cesena?

"Domanda a cui è molto difficile rispondere visto che di giocatori bravi e forti il Cesena ne ha davvero tanti. Dire Shpendi sarebbe facile, così come Prestia, Donnarumma o Adamo. Allora dico Kargbo, uno che ha sempre spaccato le partite. E poi i bianconeri hanno dei giovani fortissimi. Sarà una bella partita in cui le due squadre divertiranno, sempre nello spirito di una rivalità che fa bene al calcio e di una correttezza e lealtà che non devono mai mancare".

Stefano Benzoni