LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Versari-Macrelli, liste d’attesa per le iscrizioni

L’istituto professionale in grande crescita ma non riesce a soddisfare tutte le richieste, in particolare i trasferimenti da altre scuole

Versari-Macrelli, liste d’attesa per le iscrizioni

di Luca Ravaglia

Non c’è posto per tutti. Quando il riferimento è al mondo della scuola, il problema è doppio. Lo stanno vivendo sulla loro pelle gli studenti (e con loro le famiglie) che vorrebbero iscriversi all’istituto professionale Versari Macrelli e che invece sono costretti a fare i conti con liste d’attesa che spesso finiscono col comportare la perdita di anni scolastici. E magari portano all’abbandono degli studi. A denunciare la situazione sono stati alcuni genitori i cui figli frequentano il plesso e le conferme arrivano dal dirigente Giuseppe Messina.

"In effetti – argomenta il preside – il nostro istituto si sta espandendo, sia in termini di numero di iscritti, visto che ora siamo a oltre 1.200, sia in termini di bilancio, con cifre che, grazie anche gli investimenti degli ultimi anni, supera il milione di euro. Il nostro ruolo è strategico, perché intercettiamo le necessità e le aspettative di ragazzi che, prima di entrare nel mondo del lavoro, vogliono continuare il loro percorso scolastico. Purtroppo però non riusciamo a dare risposta a tutti".

Il problema non riguarda le nuove iscrizioni di ragazzi che dalla terza media scelgono quella scuola come destinazione, ma piuttosto chi nel corso dell’anno o anche a giugno, magari dopo un percorso non gratificante in un altro istituto, chiede il trasferimento.

"Il nervo scoperto è proprio questo – conferma Messina – perché è in quel gruppo di studenti che si registrano i maggiori rischi di abbandonano dei libri: il compito del mondo scolastico è tutelarli al massimo e invece purtroppo questa garanzia manca. Non avendo spazi a sufficienza, siamo costretti a dire molti ‘no’ che comportano l’ingresso in una lista d’attesa e nel frattempo impongono alla ragazza o al ragazzo di continuare a frequentare la scuola attuale, magari andando incontro a una bocciatura, che invece si potrebbe evitare, offrendo valide alternative".

La scuola può contare su attrezzature di ottimo livello che impreziosiscono i vari laboratori, uno dei punti di forza dell’offerta didattica, perché permettono ai ragazzi di entrare direttamente a contatto con le attrezzature che troveranno nel mondo del lavoro.

"Abbiamo intercettato fondi e contributi – rilancia Messina – e la nostra offerta formativa è valida. Abbiamo bisogno di ‘più spazi e maggiori certezze, per poter programmare il nostro futuro e non lasciare nessuno indietro. Abbiamo già attivato delle collaborazioni con alcune scuole, che ringrazio sentitamente e negli ultimi tempi abbiamo pure avuto la possibilità di collocare alcune classi nel complesso della scuola media di via Pascoli, che va ad aggiungersi a parte dell’edificio del Serra e ai locali della sede centrale, davanti allo stadio, che contano il corpo in muratura e un attiguo prefabbricato. E’ molto? Può darsi, ma anche le richieste sono tante".

"E doversi trovare – conclude il dirigente scolastico – davanti a un genitore fortemente emozionato o a un ragazzo sconsolato, è davvero spiacevole. Perché meriterebbero risposte. Risposte incoraggianti a continuare una strada che può ancora riservare tante soddisfazioni. Dobbiamo riuscire a dargliele e per farlo abbiamo bisogno di aiuto".