Volo Ryanair cancellato, l’odissea di 24 studenti di Cesena bloccati in Scozia

I ragazzi, tra i 12 e i 16 anni, sono rimasti per ore in aeroporto a Edimburgo senza valigie, poi il rifugio in ostello. Rientro previsto oggi

Gli studenti cesenati bloccati in aeroporto in Scozia con il loro zainetto verde

Gli studenti cesenati bloccati in aeroporto in Scozia con il loro zainetto verde

Cesena, 20 luglio 2022 - Volo cancellato. Si resta a terra. E’ panico, tra i giovani passeggeri, ma anche tra i genitori dei ragazzi che li attendono a casa. La notizia arriva lunedì sera in prima serata. A riceverla sono i 24 ragazzi di Cesena bloccati all’aeroporto di Edimburgo. Tutti minorenni, dai 12 ai 16 anni, che hanno appena terminato un viaggio studio di 2 settimane in un College a Edimburgo.

Dovevano partire lunedì pomeriggio dalla Scozia per Bologna, con un volo Ryanair, ma dopo la comunicazione di un ritardo che si allungava sempre più di ora in ora, è arrivata la definitiva decisione della compagnia aerea di cancellare il volo. Che fare? In un aeroporto scozzese, lontano migliaia di chilometri da casa, e senza valigie? Inizia così l’odissea per il gruppo di studenti che da questa esperienza usciranno sì fortificati, ma anche affaticati. Ad accompagnare i giovani in questa vacanza studio due professoresse di inglese delle scuole medie di Cesena.

"Non volevo allarmare i ragazzi e ho cercato di non trasferire loro le nostre preoccupazioni - dice la professoressa Teresa Coppola bloccata in Scozia assieme al gruppo - ma in effetti il disagio è stato grandissimo perché sembra abbiano imbarcato le valigie su un altro volo e poi hanno cancellato il nostro. Non avevamo dove dormire ma non avevamo neanche i vestiti per cambiarci o qualcosa per lavarci. Abbiamo trovato con molta fatica una sistemazione per passare la notte in un ostello. Io ho condiviso con le ragazze quello che avevo in borsa come il deodorante e del sapone. L’agenzia dall’Italia si è messa subito in moto per farci rientrare. Il problema è che sono tutti minorenni e non possono viaggiare da soli. Non abbiamo nulla, solo uno zainetto sulle spalle".

I disagi, i ritardi e le cancellazioni di voli sono state centinaia a causa di uno sciopero aereo indetto dalle principali compagnie low cost.

"Noi siamo arrivati al gate lunedì alle 17 pensando di imbarcarci e partire poco dopo - continua la professoressa - non abbiamo avuto la possibilità di organizzarci. Se avessimo saputo prima della cancellazione del volo saremmo rimasti nel College di Edimburgo e non avremmo intrapreso questo viaggio estenuante e senza fine. Io, finche non sarò a casa con tutti i ragazzi, non sarò tranquilla ma cercherò di non far capire loro questa mia preoccupazione".

Gli adolescenti , dopo un primo momento di euforia per questa disavventura che vedevano più come un’avventura da raccontare agli amici una volta a casa, hanno iniziato a sentire il peso per le ore di stanchezza accumulate e hanno cercato di contattare i genitori. Ma molti ragazzi avevano lasciato il caricabatterie del cellulare nelle valigie, recuperate solo nel pomeriggio di ieri e il filo diretto con i genitori si è interrotto subito, lasciando gli adulti ancora più allarmati.

Il viaggio di ritorno è iniziato ieri con più di 24 ore di ritardo, dopo una giornata d’accampamento e terminerà oggi. Ieri sera sono partiti due voli con a bordo i ragazzi con destinazione Zurigo (non c’erano voli per l’Italia disponibili fino a domani e non è stato possibile fare un volo unico). Il gruppo si doveva riunire nell’aeroporto svizzero e poi partire in pullman per Cesena. L’odissea dovrebbe terminare questa mattina, dopo quasi due giorni di viaggio.

"I ragazzi sono stanchi - ha detto una mamma - ma noi che li sentiamo e li consoliamo a distanza dobbiamo mantenere la calma e incoraggiarli".