Amadori, sorelle contro fratelli: battaglia finale

Oggi si apre la causa civile sul riassetto societario: si sfidano i quattro figli del fondatore Francesco

Flavio e Denis Amadori davanti alla sede dell’azienda. A destra Francesca Amadori, la figlia di Flavio, fu licenziata nel gennaio 2022, avviò una causa di lavoro

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Cesena, 13 aprile 2023 – Inizia questa mattina davanti al Tribunale delle imprese di Bologna una causa che potrebbe scuotere con un terribile terremoto le fondamenta dell’Amadori, l’azienda più importante di Cesena. E’ quella che contrappone i quattro figli di Francesco Amadori che negli anni Sessanta del secolo scorso fondò l’azienda a San Vittore di Cesena insieme ai fratelli Arnaldo e Adelmo. Questi ultimi due sono scomparsi e le dinamiche aziendali hanno portato il ramo famigliare che fa capo a Francesco a controllare la maggioranza dell’azienda.

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Col passare degli anni Francesco Amadori, che ora ha 91 anni, si è progressivamente disimpegnato dall’azienda e ha cercato di fare in modo che i quattro figli, due maschi e due femmine, andassero d’accordo: ha suddiviso il pacchetto azionario della Francesco spa, la holding che controlla tutto il gruppo, in quattro quote, il 27 per cento a testa a Flavio e Denis, entrambi impegnati al vertice dell’azienda, e il 23 per cento a testa a Patrizia e Loretta, fuori dalla gestione aziendale. L’intenzione del capostipite era di fare in modo che nessuno avesse la maggioranza assoluta, ma nel gennaio dell’anno scorso Flavio e Denis hanno conferito le loro quote a una nuova società, la Fda (iniziali di Flavio e Denis Amadori) che ora detiene il controllo di tutto il gruppo.

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La mossa non è piaciuta a Patrizia e Loretta che si sono rivolte a un avvocato che va per la maggiore quando si tratta di complicate questioni societarie, il padovano Roberto Nevoni. Ne è venuta fuori la causa che inizierà questa mattina davanti alla sezione specializzata in materia d’impresa del tribunale di Bologna.

Patrizia e Loretta Amadori hanno chiamato in causa le società guidate dai fratelli: la Francesco spa, presieduta da Denis, e la Finama Holding srl il cui presidente è Flavio. Se non si arriverà a un accordo stragiudiziale come è accaduto con la causa di lavoro intentata per il licenziamento da Francesca, figlia di Flavio e nipote di Francesco, è prevedibile che si vada a una causa molto complicata. Alla base del gruppo Amadori, infatti, ci sono delle cooperative agricole che fanno capo a una catena di società controllate saldamente dalla famiglia. Un caso più unico che raro che consente all’Amadori di usufruire dei benefici della cooperazione agricola, per esempio la disoccupazione stagionale. Il diretto concorrente, Aia, è invece organizzato su base industriale.

che inizia oggi (ci sarà solo la presentazione di memorie e deduzioni delle parti, e l’invito del magistrato a cercare un accordo) il riserbo è totale su entrambi i fronti: neppure la data d’inizio del processo è stata confermata dalle parti.

Francesca Amadori licenziata dal padre. E il nonno la conforta al telefono

Nelle scorse settimane ci sono state voci di un tentativo di accordo stragiudiziale con contatti fra avvocati (un passo in tal senso sarebbe stato fatto dalla parte maschile), ma le bocche sono ermeticamente cucite su tutti i fronti. Si sa, però, che le due sorelle sarebbero andate su tutte le furie quando hanno scoperto che non avevano voce in capitolo neppure sul licenziamento della loro nipote Francesca.

Un altro elemento che ha allarmato Patrizia e Loretta Amadori è che il nuovo assetto societario potrebbe favorire la cessione del gruppo: da tempo girano voci in questo senso, smentite regolarmente dai fatti. Ora però per chi volesse mettere le mani sull’Amadori (circa 9000 dipendenti, con 700 assunzioni programmate nel 2023, e 1,7 miliardi di euro di fatturato nel 2022, con un forte balzo in avanti da 1,3 miliardi del 2021 anche grazie all’acquisizione del prosciuttificio torinese della famiglia Lenti) potrebbe ‘accontentarsi’ di acquisire la maggioranza di Fda, che ora rappresenta la vera capogruppo.