Monete 1 e 2 centesimi addio, Conad arrotonda il resto

Succede nei negozxi del gruppo Cia-Conad sparsi tra Romagna, Marche, Veneto e Friuli Venezia Giulia: "Monetine introvabili, i prezzi di vendita non sono stati ritoccati"

Una cassa del supermercato Conad (Ravaglia)

Una cassa del supermercato Conad (Ravaglia)

Cesena, 30 marzo 2019 - Addio monetine da uno e due centesimi. Non ne sentiremo la mancanza. Si tratterà però di un lungo addio, visto che la sospensione del loro conio è in vigore dal 1° gennaio 2018 e ancora, in un modo o nell’altro, ce le ritroviamo in tasca o nel portafoglio. Lo stop della produzione di monetine è frutto dell’applicazione dell’articolo 13 quater del decreto 50/2017, convertito nella legge 96/2017. Un provvedimento che sta facendo storcere il naso a chi quotidianamente va al supermercato a fare la spesa. Da alcuni giorni in tutti i supermercati del gruppo Cia-Conad sparsi tra Romagna, Marche, Veneto e Friuli Venezia Giulia sono stati appesi dei cartelli che spiegano come il provvedimento abbia causato difficoltà 'nel reperimento delle monete da 1 e 2 centesimi'.

Cosa cambia dunque per il cliente al momento di pagare il conto? Sempre nel volantino – intitolato ‘Da Conad si arrotonda’ – si legge che "solo per i pagamenti effettuati interamente o parzialmente in contanti, arrotonderemo l’importo del resto dovuto al cliente, per eccesso o per difetto, al multiplo di cinque centesimi più vicino".

Questo sistema di arrotondamento è partito, in provincia, il 27 marzo. "Non è stata una scelta presa a cuor leggero, purtroppo gli istituti di credito non sono più in grado di fornire questo tipo di valuta nelle quantità necessarie", spiega una nota Conad. I prezzi di vendita, inoltre, "non sono stati toccati".

Come funziona il sistema? Per fare un esempio: un resto di 0,51 o 0,52 euro si arrotonderà a 0,50 euro; un resto di 0,53 o 0,54 euro verrà arrotondato a 0,55 euro; un resto di 0,58 o 0,59 euro si arrotonderà a 0,60 euro. Va precisato che l’arrotondamento viene applicato sul conto complessivo della spesa e non sul singolo prodotto. Il cliente che ha a disposizione gli spiccioli può logicamente utilizzarli per pagare (gli stessi cassieri continuare a usare le monetine) senza essere coinvolto nel meccanismo dell’arrotondamento.

C’è poi – ed è un sistema sempre più utilizzato – la possibilità di pagare con Conad Card, che è gratuita, o altri sistemi elettronici. Per far fronte alla carenza di spiccioli il gruppo Cia-Conad nei mesi scorsi si è fatta consegnare da istituti di credito un bilico pieno di monetine da 1 e 2 centesimi per i supermercati del nostro territorio. Si è trattata di una goccia nell’oceano. Il fabbisogno di un anno di un supermercato medio era di oltre 500 chili di monetine da 1 e 2 centesimi, pari a circa 4000 rotolini. Per i 222 supermercati aderenti alla cooperativa si stimavano oltre 115 tonnellate annue.

L'aver bloccato l’attività di conio, si legge nel provvedimento numero 96 del 2017, consentirà di ottenere «un risparmio (...) destinato al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato». Esiste un Garante per la sorveglianza dei prezzi che svolge un’attività di monitoraggio sugli effetti che sta avendo il provvedimento; esso riferisce su base semestrale le dinamiche e le eventuali anomalie dei prezzi rilevate al Ministro dello sviluppo economico che provvede, quando necessario, alla formulazione di segnalazioni all’Autorità garante della concorrenza e del mercato e di proposte normative. Questa novità con le monetine da uno e due centesimi non si verifica solo al momento di presentarsi alla cassa di un supermercato, perché già da tempo, per esempio, né i parcometri né le macchinette del caffè. Si tratta, come sempre, di farci l’abitudine.