Cesena, 26 febbraio 2019 .- Il re del liscio è anche il ‘Romagnolo dell’anno’. Raoul Casadei è stato ‘incoronato’ a Cesena alla rassegna dell’identità territoriale ‘Sono Romagnolo’ che l’anno scorso aveva assegnato il titolo a Paolo Cevoli e prima ancora a Ivano Marescotti.
«E’ sempre bello essere premiati dalla propria terra, davanti alla propria gente – ha detto Casadei ricevendo il premio –. Parrà strano ma non è così scontato. Di premi ne ho ricevuti tanti, a Roma mi hanno dato persino quello di Italiano dell’anno. Questo mi dà più soddisfazione di tutti. Riceverlo dalle mani di Marescotti lo è ancora di più. E’ la prima volta che io e Ivano ci vediamo di persona, gli ho consegnato il libro che ho scritto alcuni anni fa; se diventasse un film vorrei che lui fosse il regista».
«Essere romagnoli oggi – ha aggiunto Raoul – significa riconoscersi nelle proprie radici. Se i romagnoli sono amati in tutto il mondo un motivo deve pur esserci? Lontano dalla Romagna non si può stare, come aveva scritto mio zio Secondo, perché è una terra accogliente, siamo divertenti e ognuno combatte per le proprie idee».
Ivano Marescotti ha ricordato Secondo Casadei e ha lanciato un appello: «Il liscio deve essere protetto, come il dialetto. Ma se il liscio un suo spazio ancora ce l’ha, temo che il dialetto venga sempre meno. È un peccato perché si perde un po’ della nostra identità, si impoverisce la nostra comunità».
Alla consegna del premio ‘Romagnolo dell’anno’ a Raoul Casadei, oltre a Marescotti, erano presenti il sindaco e l’assessore di Cesena, Paolo Lucchi e Christian Castorri, la vicepresidente di Cesena Fiera Catia Guerrini, il direttore del Gal L’Altra Romagna Mauro Pazzaglia. Mirko Casadei. Il giornalista Roberto Chiesa ha coordinato il talk show. Nell’occasione è stato proiettato in anteprima il trailer del film «Tutto liscio!».