"Un’opportunità d’oro, mi sento pronto"

Savadori dopo che l’Aprilia gli ha affidato una moto ufficiale per le ultime tre tappe della Moto Gp: "Sfrutterò l’esperienza da tester"

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di Ugo Bentivogli

‘Mors tua, vita mea’, la tua sfortuna è la mia fortuna: nel caso specifico la sfortuna di Andrea Iannone, il cui giudizio per doping è inspiegabilmente sospeso da quasi un anno, è la fortuna di Lorenzo Savadori (27 anni) il pilota cesenate fresco campione italiano in SuperBike. Infatti l’Aprilia ha deciso di farlo gareggiare nelle ultime tre gare della stagione in MotoGp sulla moto ufficiale: così lo si vedrà in pista per tre weekend consecutivi (8-15 e 22 novembre) due volte a Valencia e a Portimao.

Con la casa di Noale il pilota romagnolo ha un rapporto di lunghissima data, ha appena vinto il tricolore con Aprilia, conosce molto bene la RS-GP di cui è tester, e lo sarà anche nel 2021, inoltre il suo manager è Fausto Gresini team principal della scuderia omonima che gestisce la squadra corse di Aprilia in MotoGp. Si era già parlato dell’impiego di Savadori nella classe regina, poi gli impegni come collaudatore e nel Civ avevano preso il sopravvento.

"È una grande opportunità – ha spiegato il pilota cesenate all’indomani della notizia – che Aprilia mi dà. Arrivo preparato all’appuntamento, grazie sia al lavoro svolto durante i test sulla RS-GP, sia alla stagione appena conclusa nel Civ, un Campionato ricco di sfide che mi ha obbligato al massimo impegno e alla massima concentrazione.

Ora devo riordinare le idee, fare tesoro dei chilometri percorsi in sella alla RS-GP e farmi trovare pronto e concentrato per la prima sessione di prove".

Probabilmente Savadori avrebbe corso le due gare di Misano con una wildcard ma sono state abolite in questo 2020, come ben sa il cesenate d’adozione Michele Pirro collaudatore ufficiale Ducati. Tra gli altri aspetti assolutamente favorevoli all’impiego di Lorenzo Savadori, che prende il posto di Bradley Smith, c’è anche la sua perfetta conoscenza del circuito portoghese di Portimao, inedito per la MotoGp, ma dove il cesenate ha gareggiato regolarmente nel Mondiale SuperBike sino al 2018 anno nel quale Aprilia ha deciso di abbandonare temporaneamente il paddock delle derivate di serie.

Savadori rinverdisce i fasti dei tanti cesenati, campioni sulle due ruote a motore, da Marcellino Lucchi, che ha gareggiato nella classe 500 nel ’96 vincendo al Mugello, all’eroico e prematuramente scomparso Paolo Tordi, al campione del mondo melle 250 nel 1950 Dario Ambrosini.

Classe ’93, Savadori ha iniziato a gareggiare sulle due ruote grazie anche alla passione del padre: è stato campione italiano ed europeo 125 con Aprilia nel 2008 e sempre nel 2008 ha debuttato nel Motomondiale con tre wild card nella stessa categoria. Nel 2011 è passato alle derivate di serie e nel 2014 è diventato vicecampione del mondo in Superstock, classe che lo ha visto conquistare il titolo di campione del Mondo nel 2015 in sella all’Aprilia RSV4 RF, il miglior risultato conseguito in una carriera che può scrivere ancora pagine importanti.