Poerto Recanati (Macerata), 15 maggio 2018 - Al grido di «lei non sa chi sono io», un piemontese di 52 anni che guidava senza la patente ha provato a schivare le conseguenze della legge vantando la conoscenza di un politico importante con i carabinieri della stazione di Porto Recanati che stavano effettuando l’accertamento. Una chance buttata là nella speranza di intimorire gli uomini in divisa. Ma gli è andata male, molto male. L’episodio da italietta dei cavalieri e commendatori è accaduto nel tardo pomeriggio di domenica a Porto Recanati, quando una pattuglia dell’Arma ha intimato l’alt e ha effettuato un controllo su un’auto alla cui guida c’era il sabaudo, residente in provincia di Macerata.
L’uomo ha rifiutato di sottoporsi al test dell’etilometro e per giunta guidava anche senza patente, perché scaduta. Oltre alle denunce per le violazioni commesse rispetto al codice della strada, dovrà anche rispondere del suo comportamento intimidatorio perché i carabinieri, invece di impressionarsi davanti alle minacce di attivare quelle sbandierate, e presunte, amicizie altolocate nel mondo della politica, hanno tirato fuori carta e penna e il 52enne se ne è tornato a casa con le multe e con una denuncia per millantato credito. Denunciato pure per ricettazione un 40enne del posto, a cui i carabinieri di Porto Recanati, durante una perquisizione, hanno trovato un telefono cellulare che è risultato essere stato rubato a un 76enne di Loreto, il 9 novembre del 2017.