Antenna: causa persa, niente appello

Il Comune preferisce pagare. Quattrini all’attacco: "Basta alla proliferazione selvaggia dei tralicci"

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Perde una causa contro una società telefonica il Comune, liquida la parcella di 6.800 euro al proprio legale e decide di non appellarsi per non rischiare un altro schiaffo in tribunale. E’ la conclusione del procedimento intentato al Tar dalla Wireless Infrastrutture Italiane contro Palazzo Sforza che mirava all’accertamento del silenzio-assenso sulla domanda presentata per ottenere l’autorizzazione a istallare una nuova stazione per la telefonia mobile in contrada Fontanelle. Tra le richieste ai giudici anche quella di dichiarare nullo il parere negativo del Comune al rilascio del permesso a costruire. L’amministrazione si è costituita in giudizio, ma il Tar ha accolto il ricorso della Wireless Italiane Spa e condannato il Comune. Non ci sarà appello alla sentenza e per non incappare in un altro ko l’amministrazione ha deciso di liquidare la parcella al legale.

Sul caso antenne è aperto un altro fronte nel rione IV Marine, dove i residenti si oppongono al nuovo traliccio previsto in via Caracciolo e hanno indetto (21 aprile) un confronto con i candidatati sindaci. Sulla questione Tonino Quattrini di Ecologisti Confederati più Eco, in appoggio al candidato sindaco Vinico Morgoni, rivendica la primogenitura: "Dopo S. M. Apparente, San Marone e zona San Savino ora in via Caracciolo a Fontespina. Soltanto la prima e unica coalizione civica di Morgoni ne parla da tempo, con una raccolta di firme avviata da oltre un mese per sensibilizzare i cittadini e l’argomento fa parte del programma della lista Ecologisti Confederati più Eco-Partito Valore Umano. Diciamo no alla proliferazione selvaggia degli impianti per la telefonia mobile".