Campugiani: sbagliato allestire i seggi elettorali nella nuova scuola

"Meglio generare un relativo disagio ad una popolazione scolastica di 6 classi dell’infanzia o ad una di 30 classi tra primaria e secondaria, facendo perdere 3 giorni curricolari alla scuola dell’obbligo?". A Valentina Campugiani, consigliere comunale del Partito Democratico nonché portavoce di numerose famiglie di Potenza Picena, non è piaciuta affatto la scelta del sindaco Tartabini di allestire i seggi elettorali per le prossime elezioni politiche nei locali della nuova scuola primaria, le cui chiavi sono state consegnate proprio mercoledì scorso dall’amministrazione Tartabini alla dirigente Nicoletta Ambrosio. Per la Campugiani, l’alternativa era la scuola dell’infanzia della Fondazione Divina Provvidenza, in via Rossini: "Si tratta di un luogo idoneo in cui collocare stabilmente i seggi elettorali a Porto Potenza: qui si trovano 8-9 locali in un edificio con ingresso autonomo ed ovviamente agibile e questo avrebbe permesso di non penalizzare ben 700 alunni che troveranno la scuola chiusa da venerdì 23 a lunedì 26 settembre, con conseguenti disagi per le famiglie. Il tutto a soli 10 giorni dall’avvio dell’anno scolastico. È un salto indietro di decenni, sottolinea l’esponente del PD: molti anni fa Amministrazione e istituzione scolastica in sinergia adottarono il criterio di tutelare il diritto allo studio degli alunni delle scuole dell’obbligo e di limitare il più possibile il relativo disagio subito da chi fosse stato coinvolto. Spostarono così i seggi elettorali presso la scuola dell’infanzia Coloramondo, e non più nei plessi di primaria e media. Ora, il sindaco Tartabini ha messo tutti di fronte al fatto compiuto, senza minimamente coinvolgere i diretti interessati". Da qui la richiesta al primo cittadino di ripensarci e di attivarsi per l’allestimento dei seggi elettorali in via Rossini.

an. t.