Mentre a Civitanova il centrodestra si arrovella attorno alla ricandidatura di Fabrizio Ciarapica e non senza macinare dubbi sul suo gradimento tra l’elettorato - che anche i suoi più fedeli collaboratori definiscono ’appannato’ - arriva da Roma la soluzione che toglie la coalizione dall’impasse. Sui tavoli capitolini, al termine di una serie di confronti, le segreterie nazionali di sovranisti e moderati hanno preso le decisioni che impatteranno sul territorio nazionale alla prossima tornata delle amministrative, che dovrebbero svolgersi la prossima primavera: ovvero, confermare il mandato ai sindaci che hanno già governato cinque anni.
Promosso, quindi, anche Ciarapica nonostante a Civitanova, con l’esclusione di Forza Italia (il suo partito), è ancora tenuto sulla graticola dagli altri partiti e civiche che un tentativo di sondare altre ipotesi lo hanno fatto e si sa che, per esempio Fratelli d’Italia, lo scrupolo di valutare un nome alternativo lo ha coltivato anche dialogando con Silvia Squadroni, candidata della civica ’SiAmo Civitanov’. Un percorso a questo punto tramontato.
Il quadro definitivo delle mosse elettorali nel centrodestra dovrebbe vedere, salvo colpi di scena inattesi, Fabrizio Ciarapica riconfermato alla candidatura su Civitanova per la primavera del 2022 e il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, candidato alla più imminente consultazione di secondo livello per la presidenza delle Provincia. L’impalmatura ufficiale per Ciarapica è attesa entro la prima settimana di dicembre.
Calma piatta, intanto, sul fronte opposto. Nella coalizione di centrosinistra continua, infatti, il lavoro per costruire una coalizione ampia, ma lo scoglio è trovare un candidato che non abbia le stigmate di un partito, sia capace di rappresentare tutte le sensibilità dell’alleanza e, soprattutto, di essere attrattivo verso l’elettorato moderato. Caratteristiche non facili da mettere insieme e la fumata è ancora nera.