Furto e lesioni: condannato ma già libero

Un pakistano ruba un superalcolico al supermercato e aggredisce gli agenti: patteggia 16 mesi e ottiene la sospensione della pena

L’avvocato Vanni Vecchioli

L’avvocato Vanni Vecchioli

Civitanova, 3 dicembre 2022 - Ruba un superalcolico al supermercato e aggredisce gli agenti chiamati per fermarlo. Per questo ieri mattina ha patteggiato un anno e quattro mesi di reclusione Mobeen Raiz, pakistano 32enne residente a Montecosaro. Dopo la sentenza, è tornato in libertà. Mercoledì intorno alle 17, dal supermercato Coal di via Carducci è arrivata una richiesta di aiuto al 112: un uomo aveva appena rubato una bottiglia di whisky e poi si era allontanato verso il parcheggio.

Sul posto sono accorse le forze dell’ordine che, grazie alle indicazioni date dal personale del supermercato, che non aveva mai perso dal radar lo sconosciuto, hanno subito individuato il soggetto, ancora nei pressi del parcheggio. Alla vista della pattuglia l’uomo, che aveva in mano la bottiglia con il distillato già aperta, ha iniziato subito a mostrarsi piuttosto riottoso, e via via sempre più aggressivo, prima rifiutando di dare le proprie generalità e di dire dove avesse preso il whisky, e poi iniziando con gli insulti e le minacce: "Quando esco vi vengo a cercare", ha detto agli operatori.

Le forze dell’ordine sono riuscite comunque a calmarlo e a farlo salire in auto per poi identificarlo negli uffici. Ma anche lì, il pakistano ha dato in escandescenze: tra insulti e minacce varie prima ha preso a calci le porte scorrevoli, poi ha dato un calcio anche a un agente facendolo cadere e mandandolo a sbattere con la schiena contro un muretto: portato al pronto soccorso, l’agente ha avuto una prognosi di dieci giorni per la botta presa contro la spina dorsale.

Alla fine, il 32enne è stato identificato e poi arrestato con le accuse di furto, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Ieri mattina per lui, in tribunale a Macerata, si è tenuto il processo per direttissima. Di fronte al giudice Andrea Belli, difeso dall’avvocato Vanni Vecchioli il pakistano ha chiesto di chiudere tutto con un patteggiamento.

La pena è stata concordata in aula con il pubblico ministero Francesca D’Arienzo a un anno e quattro mesi di reclusione. Raiz ha avuto la sospensione condizionale della pena, dunque appena terminata l’udienza è tornato in libertà.