Coronavirus Civitanova Marche, primo contagiato. Giallo sul un secondo caso

Ricoverato un 33enne che lavora a Reggio Emilia. Ma il sindaco Baldini smentisce l'altro positivo: "Abbiamo solo una persona in isolamento"

Operatori sanitari alle prese con l’emergenza coronavirus (foto d’archivio)

Operatori sanitari alle prese con l’emergenza coronavirus (foto d’archivio)

Macerata, 4 marzo 2020 - Due morti nelle Marche, oltre 60 contagiati e primo caso nel Maceratese. L’emergenza coronavirus si allarga anche nella nostra regione che da "zona verde" ora passa a "zona gialla" e, sulla scia di quanto aveva ipotizzato già dalla scorsa settimana prima che il governo impugnasse la sua ordinanza, il governatore Luca Ceriscioli ha emesso ieri sera una nuova ordinanza che estende i provvedimenti di stop a scuole, Università e manifestazioni pubbliche in tutta la regione.

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L’ultimo bollettino emesso ieri dalla Regione parla di 61 pazienti positivi su 200 test effettuati e due morti, dopo l’88enne morto lunedì mattina all’ospedale di Fano, ieri è arrivata la conferma del secondo decesso, quello di un sessantenne con patologie pregresse, anche questo ricoverato all’ospedale di Marche Nord. Dei 61 pazienti, nove risultano ricoverati in terapia intensiva, 28 a malattie infettive e 22 in isolamento domiciliare. Il numero maggior di contagiati, 55, si registra sempre nella provincia di Pesaro, seguita da quella di Ancona, dove i casi accertati sono quattro.

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Ma è per la provincia di Macerata che l’ordinanza firmata dal governatore ha aperto non pochi dubbi. Nel testo, infatti, che viene redatto sulla base della residenza anagrafica delle persone contagiate, vengono riportati due casi. Il primo, poi confermato, è un 33enne che vive a Civitanova, ma lavora a Reggio Emilia, ricoverato a Fermo, mentre sul secondo caso che l’ordinanza certifica a Matelica, non ci sono conferme. Potrebbe trattarsi di una persona che avrebbe una vecchia residenza a Matelica, ma che ora non sarebbe più lì.

Anche perché, il sindaco Massimo Baldini precisa che "non risultano casi positivi al Covid-19 come invece riportato nell’ordinanza. L’unica segnalazione arrivata in Comune da parte del Dipartimento di prevenzione dell’Asur, a firma della dottoressa Franca Laici, riguarda un caso di isolamento domiciliare fiduciario. Tale provvedimento – continua Baldini – si è reso necessario in quanto la persona interessata era rientrata dalla Cina e, in via precauzionale, è stato attivato il periodo previsto di isolamento nella propria abitazione".

"Siamo nell’emergenza nazionale senz’altro con un’evoluzione che spinge più verso il giallo che verso il verde", aveva spiegato Ceriscioli ieri mattina in riferimento al crescente aumento di contagiati nelle Marche, che lo aveva spinto anche a telefonare al ministro Speranza per comunicare come la situazione si stesse aggravando. Telefonate che poi sono riprese anche nel pomeriggio, vista l’intenzione del presidente di chiedere l’estensione delle misure di contenimento adottate da lunedì solo per la provincia di Pesaro, a tutta la regione.

"Quello che ci deve tenere in allerta – ha concluso Ceriscioli – è che non conosciamo per nulla le dinamiche di questo nuovo virus. Per questo è corretto tenere un atteggiamento di massima vigilanza e prudenza".

La nuova ordinanza