"È stato un inquinamento a provocare la morìa di grosse carpe"

L’assessore Riccetti: controlleremo gli scarichi dell’Hotel House

Mentre si aspetta il sopralluogo di Arpam e carabinieri forestali, nei giorni scorsi un campione dei pesci ritrovati morti nel laghetto Volpini di Porto Recanati è stato consegnato all’Asur per le analisi. Nel frattempo, l’assessore al demanio Lorenzo Riccetti spiega che l’ipotesi a oggi più accreditata è che la moria di carpe sia stata causata non da uno sversamento chimico quanto da un inquinamento batteriologico. "Gli operai dell’Ufficio tecnico hanno proceduto a raccogliere un consistente campione di carpe, poi portato ad analizzare all’Ufficio igiene e sanità pubblica dell’Asur, per capire meglio le cause – afferma Riccetti -. A occhio, dovrebbe essere una moria meno ingente rispetto a quella del 2017, quando il totale dei pesci era sui 400 chili. Comunque, stiamo aspettando di sapere la data del sopralluogo che sarà effettuato nel laghetto da Arpam e carabinieri forestali, al quale parteciperò di persona". Ma intanto Riccetti non nasconde che si è fatto una prima idea sulle ragioni che hanno portato alla moria di pesci. "Questa volta le carpe morte sono di grossa dimensione – osserva -. Quindi, il sospetto è che possano essere morte a causa di un inquinamento batteriologico. Infatti, i batteri tendono a depositarsi sul fondo del lago, dove nuotano i pesci di grosse dimensioni, e questo escluderebbe così uno sversamento chimico. Perciò, i sospetti che la moria sia stata causata da una fuoriuscita delle acque nere dell’Hotel House aumentano".