Genero aggredito con l’ombrellone: assolto

Era stato accusato di lesioni, minacce e danneggiamenti, per aver aggredito il genero con un ombrellone. Ma in tribunale queste accuse si sono rivelate del tutto infondate e così un pugliese, Michele Torre, è stato assolto dal giudice.

A denunciarlo era stato il genero. Questi aveva raccontato di aver avuto un brutto litigio con il suocero, davanti casa di quest’ultimo a Civitanova, il 14 settembre del 2014. Il suocero avrebbe colpito il genero con il bastone di un ombrellone, causandogli un trauma cranico e varie escoriazioni. Poi avrebbe colpito lo sportello della sua auto, danneggiandolo. E, infine, gli avrebbe urlato contro "te l’aia spacca’ in capa sta mazza".

Da qui le accuse nei confronti del pugliese. Ma nel corso del processo, è emerso che nessuno aveva visto o sentito nulla di questo litigio avvenuto di giorno in mezzo alla strada. Alla fine, il pm Rocco Dragonetti ha chiesto la condanna a due mesi per Torre. Alla richiesta si è associato l’avvocato Giorgio De Seriis, parte civile per il genero. Per l’imputato, invece, l’avvocato difensore Fabiola Cesanelli ha evidenziato la mancanza di prove e riscontri per le accuse mosse nei confronti del suo assistito.

E così alla fine il giudice Vittoria Lupi, esaminati gli atti e le testimonianze, ha condiviso questo aspetto, e ha chiuso il processo con l’assoluzione dell’imputato "perché il fatto non sussiste".

Paola Pagnanelli