Glelany, il sogno continua "Abbatto gli stereotipi"

La 28enne civitanovese in finale a Miss Italia, polemiche sulle origini brasiliane "Non sono italiana di nascita? Un figlio adottivo vale quanto uno biologico"

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di Andrea Scoppa

La miss che sconfigge le convenzioni. Le Marche avevano 9 bellezze alle pre-finali nazionali di Miss Italia nella nuova sede di Fano, ma solo un posto a disposizione per la finale dell’83ª edizione che si terrà il 30 ottobre a Roma. E ad agguantarlo è stata Glelany Cavalcante, di nuovo ritenuta la più avvenente dalla commissione tecnica così come era avvenuto a Civitanova a fine agosto, quando era stata proclamata Miss Marche. Un risultato per niente facile da raggiungere, perché a Fano erano in 197 da tutta la penisola e il maxi taglio avrebbe ridotto a 21 le concorrenti, una per regione (queste due "scelte numeriche" non hanno convinto). Per la Cavalcante un altro passo verso il coronamento di un sogno. Sì perché la modella 28enne nata in Brasile ma residente a Civitanova e da 5 anni sposata con Massimiliano, primo tifoso e autore dell’iscrizione di nascosto, già al Varco sul Mare ci aveva stupito affermando che avrebbe puntato a vincere Miss Italia. Abbiamo sentito la meravigliosa Miss Chiacchiera come si definisce per la parlantina, 180 cm di sensualità e curve (90-65-99 le misure), occhi verdi e un futuro magari da giornalista dato che frequenta Comunicazione pubblicitaria a Perugia. "Ci speravo tanto – esordisce –, ambisco ad arrivare fino in fondo. Non è presunzione, ho questo obiettivo".

Come è stato il weekend fanese?

"Pesante perché si è sempre dormito pochissimo tra foto, sfilate, trucco… Noi marchigiane eravamo nello stesso albergo, io in camera con Rachele Marcucci. Ho conosciuto una ragazza dolcissima, mi ha sempre detto che potevo farcela e mi ha anche lasciato una bella lettera".

Ma a Glelany cosa piace e cosa no di Glelany?

"Apprezzo l’espressività degli occhi. Mi hanno sempre creato insicurezza i fianchi".

La sua elezione a Miss Marche ha portato Patrizia Mirigliani a parlare di lei come bellezza prorompente ed esempio per tutte le ragazze italiane di origine straniera. Però ci sono pure polemiche perché non è italiana di nascita…

"Io rispondo che un figlio adottivo non ha meno valore di un figlio biologico".

Lunedì invece l’organizzazione vi ha portato a Senigallia, cosa ha provato?

"È stata una bella idea, tuttavia da quando sono Miss Marche sento una forte responsabilità sociale e così a Senigallia provavo quasi un senso di colpa. Cioè eravamo lì, ma in concreto non potevo fare nulla per aiutare".

Tra un mese circa la finale di Roma…

"Continuerò a prepararmi tra crossfit, pilates, le corse sul lungomare di Civitanova. Poi non voglio tenere indietro gli studi e infine inizierò un corso di dizione, servirà per esprimermi meglio e magari nel futuro da giornalista".

Non nata in Italia, 28enne, sposata, con le curve: è d’accordo con la frase iniziale?

"Sì vero, abbatto gli stereotipi".