Guanti rubati, nove persone identificate

Una banda dedita ai furti e alla ricettazione di cui farebbe parte anche un imprenditore incensurato 49enne di Sant’Elpidio a Mare. E’ su nove persone identificate tra il Fermano, il Maceratese e la Campania che indagano i carabinieri di Civitanova Marche, coordinati dalla Procura della Repubblica di Macerata. Nella prima mattinata di ieri, dieci militari dell’Arma in borghese hanno bussato alla porta di casa dell’imprenditore elpidiense e si sono presentati con un mandato di perquisizione. I carabinieri hanno setacciato l’intera abitazione e i garage, ma l’esito è tenuto nel massimo riserbo. L’unica cosa certa è che nel mirino degli investigatori ci sarebbe un grosso carico di guanti in lattice per uso sanitario trafugati dall’istituto S.Stefano di Porto Potenza, dopo essere giunti dal porto di Ancona. Al momento oltre all’imprenditore elpidiense indagato per ricettazione, nel mirino dei carabinieri sono finiti un 37enne di Porto Sant’Elpidio, un civitanovese di 48 anni, cinque campani e un cinese, indagati a vario titolo per furto e ricettazione. L’indagine prende il via il 13 gennaio scorso quando decine di migliaia di guanti in lattice, per un valore complessivo di 40mila euro, vengono rubati insieme a un camion dal deposito dell’Istituto S.Stefano di Porto Potenza. La notte seguente, quattro dei componenti della banda, tutti campani, tentano di trafugare la seconda parte del carico, ma questa volta ad attenderli trovano i carabinieri che, dopo aver teso loro una trappola, li arrestano in flagranza di reato. Gli investigatori risalgono così al luogo dove è stata portata la prima parte del carico, rubata il giorno prima: un ingrosso di frutta a Sant’Elpidio a Mare. Il titolare però è estraneo ai fatti e lo dimostra attraverso le immagini registrate dai sistemi di video sorveglianza. Il commerciante all’ingrosso ha solo fatto un favore ad un suo conoscente: l’imprenditore elpidiense, che gli ha chiesto di poter parcheggiare il camion e che il giorno seguente sarebbe passato a prenderlo insieme agli autisti e alcuni operai. Così in effetti avviene e, dai fotogrammi dei filmati, vengono riconosciuti in quattro. Sono i due elpidiensi, il civitanovese e il cinese.