Imboccatura del porto, dragaggio completato

Asportati 31mila metri cubi di sabbia dal fondale: sono stati trasferiti davanti al litorale nord

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di Mario Pacetti

Concluso il dragaggio dell’imboccatura del porto. È andato quasi tutto liscio. Rispetto ai piani prestabiliti non è stato possibile perfezionare la pulizia di uno soltanto dei sette quadranti interessati: quello più vicino all’antenna Wind installata alla radice del prolungamento del molo est. La causa: la presenza sul fondo di alcuni massi rotolati dalla scogliera sovrastante. In futuro si cercherà di risolvere anche questo problema. Rimossi 31mila dei 33mila metri cubi di sabbia preventivati. Adesso la profondità delle acque, all’imboccatura, è superiore quasi ovunque ai sei metri. Se ne gioveranno i pescherecci con il pescaggio maggiore e le barche da diporto più grandi, che faticavano prima ad affrontare l’imboccatura con il rischio di rovinare la chiglia. Per qualche anno il nostro porto dovrebbe stare a posto, da questo punto di vista. Il mini-dragaggio precedente (furono risucchiati e asportati 10mila metri cubi di terra) risaliva alla tarda primavera del 2019. All’epoca il materiale di risulta, più contaminato di quanto non sia oggi sulla base delle analisi effettuate dall’Arpam, era stato smaltito in mare aperto al largo di Ancona. Stavolta, la sabbia è stata trasferita davanti all’arenile nord (nel tratto compreso tra gli chalet "La Lampara" e "Santina"), a cento metri dalla riva, per ripascere tutto quel fronte sommerso. Il dragaggio e le attività derivate sono costati 420mila euro, finanziati al 100% dalla Regione. Ha firmato il progetto l’ingegnere Paolo Raganini dell’ufficio tecnico del Comune di Civitanova. Nelle settimane scorse, sempre in ambito portuale, era stata consolidata sul lato nord (per una spesa di 250mila euro) la scogliera posta a protezione del prolungamento del molo est, con il contestuale ricongiungimento in un’unica piattaforma dei corridoi a uso dei pescasportivi con la canna. Le operazioni per il dragaggio dell’imboccatura del porto civitanovese sono state effettuate dal motopontone, "Nuovo Rubicone".