"La bellezza di una famiglia con undici figli"

Vivono a Torino, ma sono originari di Civitanova e tornano ogni estate dai parenti. La zia: "Una grande gioia e un segnale per la società"

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di Francesco Rossetti

"In questi tempi di drammi e brutte notizie, specie per la nostra città, avere una famiglia con undici figli è qualcosa che riempie il cuore e che auguro a tante persone". Come dar torto a Maria Mancia, una civitanovese zia di undici giovanissimi tutti figli degli stessi genitori: per lei, ogni estate che viene c’è un fiocco rosa o azzurro da appendere al portone, una seggiola da aggiungere al tavolo e soprattutto un sorriso in più agli occhi di un mondo che sorride sempre meno. Nella sua dimora di via Custoza, zia Maria si diletta al fianco della quasi dozzina di nipotini: sono i figli del figlio di suo fratello, che vivono a Torino ma che ogni anno tornano a Civitanova per godersi le vacanze. Il nonno di tutti questi ragazzi, infatti, era il civitanovese Romolo Mancia, un funzionario di banca che per lavoro girava di città in città e che era sposato con la moglie Anna. Tra la prole della coppia, spicca appunto il giovane Marco che, assieme a Ilaria, ha deciso di dar vita a undici pargoli, di età compresa tra i cinque mesi e i 18 anni. La numerosa famiglia Mancia vive a Torino perché è qui che Marco ha intrapreso gli studi di designer, professione che ora svolge all’Alfa Romeo. E nel capoluogo piemontese i Mancia sono attivi nell’ambito della comunità neocatecumenale, spendendosi come volontari per aiutare i ragazzi provenienti dalla Nigeria. Ma dalla Mole a Cristo Re, il passo è breve: ogni estate, Marco e Ilaria si presentano dalla zia Maria con un nuovo arrivato. L’ultimo per età si chiama Francesco ed è nato da appena cinque mesi: "L’anno scorso – spiega Maria Mancia – erano dieci, quest’anno sono undici: è una gioia immane vederli ogni volta aumentare di numero. D’altronde, è come se fossimo dei figli per me e poi sono tutti bravi ed educati. Provo dispiacere quando penso – confessa poi la zia – che tra poco tempo torneranno a Torino. Al giorno d’oggi i figli si fanno sempre meno, perciò credo che averne così tanti sia qualcosa di davvero importante per la società". I giovanissimi si chiamano: Francesco, Elisabetta, Giovanni, Lucia, Michele, Miryam, Giuseppe, Daniele, Stefano e i gemelli Filippo e Margherita. Il più grande è Stefano, che ha diciotto anni: il 25 settembre lo aspetta il primo impatto con il mondo dei grandi, quando sarà chiamato al voto in occasione delle elezioni politiche. Per lui, la responsabilità di scegliere l’Italia del domani in nome degli altri dieci fratellini.