"La mia auto urtata da un cinghiale, serve sicurezza"

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"Sono stata urtata da un cinghiale mentre percorrevo la strada Statale tra Porto Recanati e Castelfidardo. Per fortuna andavo a 50 chilometri orari e non mi sono fatta male, a parte i duemila euro di danni arrecati alla mia auto. Chi di dovere deve mettere in sicurezza quel tratto, dato che lì passano spesso animali selvatici". Lo segnala la portorecanatese Catia Sirocchi, vittima di un incidente avvenuto venerdì sera, sul tratto della Statale, all’altezza del negozio Effetto Luce. "Intorno alla 21.30, stavo percorrendo la strada, in direzione Ancona, a bordo della mia Skoda Citigo – spiega la donna –. Poi, appena dopo la curva, ho visto un cinghiale di grossa taglia che stava attraversando, di corsa, la carreggiata. Non ho potuto nemmeno frenare che la bestia è andata a sbattere contro il mio paraurti anteriore destro. Il cinghiale, che era caduto sull’asfalto, si è subito rialzato, scappando via". Sul posto è poi intervenuta una pattuglia della Polstrada di Senigallia per i rilevi. "Gli agenti hanno compilato il verbale e trovato dei pezzi di setola del cinghiale sull’asfalto – riprende Sirocchi –. Il vero problema è che in quella strada c’è il limite dei 70 orari, e se fossi andata a quella velocità mi sarei fatta davvero male. Invece sono andata a 50, perché spesso percorro quel tratto e vedo molte volte animali che attraversano la carreggiata. La Regione deve mettere in sicurezza la Statale dalla fauna selvatica, che è ormai fuori controllo e rappresenta per gli automobilisti un vero e proprio incubo. Il solo cartello che avverte del possibile attraversamento di animali selvatici, non basta".