Civitanova, assediati dai ladri in casa

Raid in un’abitazione, famiglia sotto choc: "Abbiamo paura"

Chat anti-ladri a Treggiaia-I Fabbri dopo alcuni furti

Chat anti-ladri a Treggiaia-I Fabbri dopo alcuni furti

Civitanova, 6 febbraio 2019 - Continua la serie di incursioni dei ladri nel territorio. Dopo i blitz (tre furti e un tentato furto) di sabato a Montecosaro, avvenuti nella tarda serata, anche lunedì i balordi hanno agito in una abitazione, e stavolta mentre i padroni di casa (una famiglia) erano all’interno. L’episodio si è consumato nelle campagne, in una casa situata al confine di Civitanova con lo scalo, e l’episodio è stato riportato sul web (ma non ai carabinieri). Fortunatamente, i malviventi sono rimasti a bocca asciutta, anche se la scoperta del tentato colpo è stata uno choc, comprensibile, per la famiglia. «Il tutto – racconta la proprietaria dell’abitazione – è avvenuto verso le 19.30. Prima, quando siamo rientrati, era tutto a posto e non avevamo visto alcun segno del furto. Ero nel seminterrato col figlio piccolo, mentre mio padre con il più grande al piano superiore. Erano nella cameretta a giocare. In quel momento ho sentito dei rumori forti, provenienti dalle camere di sopra».

All'inizio la donna non ci ha fatto caso, credendo si trattasse del bambino col nonno. «Poi però ho sentito che i rumori continuavano e mi sono affacciata – racconta ancora –. Ho fatto un controllo rapido nelle stanze, ma nulla, quindi sono tornata di sotto. Ma i rumori continuavano e dal momento che avevo letto in giro di alcuni furti, mi sono allarmata». La donna è tornata in fretta al piano superiore, ha chiamato a gran voce il padre lungo il corridoio. Intanto è tornato il marito e la cosa sembrava finita lì. «Poi però sono risalita, in casa ho percepito come un’aria gelida – dice – e ho capito che proveniva dal bagno. Qui la finestra era spalancata, così come la zanzariera, e mi sono accorta che qualcuno aveva forzato la persiana, forse con un piede di porco».

«I ladri sono arrivati in giardino passando per i campi (ho trovato la rete esterna tagliata) e da dietro si sono arrampicati – ha continuato –. Lo deduco dallo sporco di terra che hanno lasciato sul davanzale e sui muri. Perciò, penso che non siano riusciti a entrare, perché in casa era pulito. E non mi sembra abbiano toccato nulla. Forse, sentendo le voci, avranno desistito». Paura? «Tanta – ha ammesso –, anche perché purtroppo in passato abbiamo ricevuto un’altra sgradita visita. E anche un po’ di rabbia, perché nonostante i vari sistemi di sicurezza che abbiamo, bisogna sempre stare barricati in casa». Quella di sabato a Montecosaro è stata invece una serata movimentata, quando in paese e allo scalo si erano registrati dei furti o tentativi di furto. Almeno quattro gli episodi che erano stati raccontati al Carlino, tutti messi a segno dopo l’orario di cena.