Le auto stringono la carreggiata, è polemica in via D’Annunzio

Negli orari di punta della scuola di via Tacito si crea un grande ingorgo nell’importante arteria parallela

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Un problema da risolvere quanto prima è l’ampliamento dell’area di sosta da mettere a servizio della scuola di via Tacito e degli utenti della vicina palestra ricavata da un pallone pressostatico dove si fa volley e scuola di volley. Sono in tanti a chiederlo. Non può essere la trafficatissima via D’Annunzio a trasformarsi in parcheggio temporaneo per i genitori che vanno a portare o a prelevare i figli a lezione, oppure ad accompagnarli in palestra. I vigili urbani fanno diligentemente opera di controllo e sorveglianza nelle ore di maggior afflusso (all’entrata e all’uscita della scuola), ma i disagi sono notevoli e anche la sicurezza è a rischio. La situazione si fa inoltre più seria a metà pomeriggio, quando all’attività scolastica si sovrappone quella sportiva. Le auto in sosta restringono la già stretta sede stradale e la prudenza degli automobilisti di passaggio può essere non sufficiente. "Soprattutto quando piove", è il commento di molti genitori, "la visibilità si fa più precaria con tutte le possibili conseguenze del caso". Un problema vecchio di almeno quarant’anni, cioè da quando la scuola di via Tacito è entrata in funzione. Il parcheggio esistente nell’area esterna della sede scolastica è sufficiente per il personale di servizio ma non per le esigenze delle famiglie che accompagnano i loro bambini a scuola. Ed allora, per tutti, l’unico ripiego è via D’Annunzio, arteria urbana tra le più trafficate. C’è anche da riconoscere che il problema se lo son posto tutte le amministrazioni che si sono succedute, è la soluzione che non è stata mai trovata. "Però bisogna trovarla", è la considerazione dei genitori: "Il problema va quantomeno posto" .

Giuliano Forani