Nel laghetto affiorano pesci morti

Precedente nel 2017. Preoccupato l’assessore Riccetti: "Subito controlli, vogliamo scoprire le cause"

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di Giorgio Giannaccini

E ci risiamo. Una nuova moria di pesci è stata purtroppo registrata al laghetto Volpini di Porto Recanati, dopo quella che avvenne a settembre 2017 e portò alla scoperta degli sversamenti delle acque nere provenienti dall’Hotel House. Infatti, nel tardo pomeriggio di giovedì, un cittadino ha notato delle carpe morte che galleggiavano nel laghetto e ha allertato il consigliere comunale Alessio Sampaolesi che poco dopo, insieme all’assessore Lorenzo Riccetti e alla Polizia locale, ha svolto un sopralluogo. Nonostante il buio, gli agenti hanno appurato la presenza di diversi pesci morti. Perciò, giovedì sera è scattata l’ordinanza del sindaco Andrea Michelini, che intima ai proprietari dell’area di vietare l’accesso e ripristinare la recinzione metallica. Inoltre, il Comune ha allertato Asur e Arpam per rimuovere i pesci morti e portarli ad analizzare, oltre ai carabinieri forestali di Recanati per indagare sul fatto. A dirsi preoccupato e arrabbiato è l’assessore all’Ecologia, Lorenzo Riccetti, il quale spiega che da ieri sono partiti dei controlli da parte dell’Ufficio tecnico nelle vicinanze del laghetto e all’Hotel House. "Vogliamo capire le cause di questo episodio, perché è inaccettabile dal punto di vista ambientale – dice Riccetti -. Già nel 2017, sotto la giunta Mozzicafreddo, ci fu una moria simile con circa 400 chili di pesce. Ancora non sappiamo quantificare quante carpe siano morte, ma non sono poche. All’epoca non si riuscì a capire le cause che portarono a quel fenomeno, non nego che c’è il sospetto che possano essere le stesse. Per ora abbiamo due piste: o uno sversamento di sostanze chimiche fatto da qualcuno, oppure che siano finite nuovamente lì le acque nere dell’Hotel House. Intanto, stamattina (ieri, ndr) l’ufficio tecnico ha svolto dei sopralluoghi vicino al laghetto e pure all’Hotel House. Sabato, ci avevano segnalato degli sversamenti da un tombino vicino al maxi condominio, e quindi era stata mandata una pec all’amministratrice del palazzo, chiedendole di controllare eventuali malfunzionamenti della linea fognaria. Non sappiamo se questa sia la pista giusta, ma andremo in fondo alla questione".