Nuovi crolli al capannone Nervi Scatta il sopralluogo dei tecnici

Porto Recanati, l’assessore Riccetti critica i lavori: "Spesi 90mila euro senza progettualità"

Migration

di Giorgio Giannaccini

Nuovi crolli nell’ex capannone Nervi di Porto Recanati. Di recente, infatti, pezzi di cemento e di ferro si sono staccati dai solai posizionati ai lati della struttura principale, mentre altre parti sono visibilmente ammalorate. Il problema è emerso martedì, quando sui social network diversi residenti hanno segnalato la questione con tanto di fotografie. Immediatamente si è mosso il Comune di Porto Recanati e i responsabili dell’ufficio tecnico hanno eseguito un sopralluogo. Ieri mattina, anche l’assessore comunale ai lavori pubblici, Lorenzo Riccetti, ha effettuato un sopralluogo al capannone Nervi per constatare i danni. "Da quanto mi hanno riferito i tecnici comunali, sono caduti dai solai dei pezzi di cemento e non di eternit, per fortuna – afferma l’assessore Riccetti –. Quindi, non si sono registrati dei danni nella parte strutturale del capannone. Ora chiederemo al capo dell’ufficio tecnico, il geometra Daniele Re, una relazione per capire la possibile pericolosità". In tutto questo, Riccetti non risparmia critiche ai lavori di messa in sicurezza dei solai, che erano stati predisposti dalla precedente amministrazione comunale. "Sono stati spesi 90mila euro per un intervento che non aveva alcuna progettualità e che ha previsto la manutenzione soltanto di alcune porzioni dei solai – attacca l’assessore –. Peccato che altre parti, invece, hanno ceduto per via della salsedine, causando il crollo a terra di detriti di cemento armato, mattoni forati e fili di ferro. Mi riservo di esaminare il computo di quei lavori, per capire nel dettaglio come sono stati impiegati ben 90mila euro". Al contempo, l’assessore assicura che la riqualificazione del capannone Nervi è uno degli obiettivi ai quali sta lavorando la giunta portorecanatese. "Nel programma delle opere pubbliche, che approveremo in Consiglio, è stata inserita la richiesta di un finanziamento statale di circa 50mila euro, per elaborare la progettazione di un intervento di messa in sicurezza e sistemazione del capannone Nervi – riprende Riccetti –. In tal modo, con il progetto pronto, potremo poi cercare dei fondi pubblici per svolgere un intervento definitivo, che avrà sicuramente un costo ingente. L’unica possibilità per risolvere il problema è avere una progettualità definita, e non fare dei lavori di messa in sicurezza a caso. Sempre nel piano delle opere pubbliche, abbiamo chiesto finanziamenti per progettare la manutenzione straordinaria di alcune campate del cimitero vecchio, che sono a rischio di crollo, e anche del ponte della Barchetta".