"Parcheggio, procedure illegittime E la città perde un’attività storica"

Scontro sull’ex Anconetani, l’amministratore Sdrubolini: il cambio di destinazione dell’area sarà annullato

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di Lorena Cellini

Parcheggio ex Anconetani: il sindaco Ciarapica canta vittoria, ma per l’amministratore della società, Paolo Sdrubolini, non è finita. E anzi questi rilancia sull’illegittimità delle procedure e precisa: "Non è vero che l’area è tornata di proprietà della città. Nella sentenza del Consiglio di Stato, che respinge la richiesta di proroga degli ex concessionari, si fa rilevare che "la relazione urbanistica già presentata a tutte le autorità non cambia di una virgola, ma resta valida per la denuncia di illegittimità delle procedure attuate da giunta e ufficio tecnico per la realizzazione del parcheggio". Sdrubolini richiama le norme tecniche del Prg. "Il parcheggio ha cambiato destinazione all’area, da portuale a parcheggi, modifica che richiedeva una variante urbanistica secondo la legge nazionale 11501942, la legge urbanistica della Regione Marche 341992 e l’articolo 34 del codice della navigazione dietro assenso del demanio". Da qui l’aspettativa "dell’annullamento del cambio di destinazione urbanistica illegittimo, da area portuale produttiva a parcheggio pubblico, con la creazione di enclave all’interno del piano norma 3.2 non ancora progettato e approvato, ma zona bianca, come illegittima è la procedura rispetto al codice della navigazione e alla Bolkestein". Quanto alla soddisfazione del sindaco, "esulta per la chiusura del cantiere navale Anconetani Luigi & C. sas, in attività da quattro generazioni, leader nazionale della cantieristica della pesca e, con la nuova dirigenza anconetana, leader europeo nella cantieristica da diporto di yacht di lusso. La giunta Ciarapica in passato aveva dato parere favorevole alla realizzazione del progetto, per poi fare marcia indietro e cacciare la ditta, e non è vero che l’area era abbandonata, l’ultimo scafo è stato varato a luglio del 2021". "La città – conclude – perde forse per sempre un’attività portuale con manodopera di oltre trenta maestranze, più l’indotto per la cantieristica". Interviene anche Francesco Micucci del Pd. "La situazione nei cantieri è che non c’è un posto per mettere motopescherecci, vongolare, barche da diporto. Sono anni che cooperative e associazioni portuali chiedono spazi. Ma Ciarapica, appena il Comune torna in possesso di un’area strategica, ci fa un parcheggio. Che ci azzecca con lo sviluppo del porto? Perché si dà l’incarico a Unicam se poi il concetto di modernità di Ciarapica è una gettata di catrame?"