Pezzi di eternit piovuti in via Da Vinci dalla zona portuale: scattata la bonifica

L’assessore Cognigni: "Con il drone verificheremo se ci sono altre coperture in amianto pericolanti"

Migration

di Giuliano Forani

Volano pezzi di eternit dal tetto di un cantiere navale dismesso nella zona portuale, la frequentatissima via Leonardo da Vinci e gli spazi del porto vengono invasi. E si sa che quando si parla di eternit si parla di amianto. A provocare lo sbriciolamento del tetto in eternit, le forti folate di vento che giorni fa hanno abbattuto una decina di alberi lungo la ciclopedonale del Castellaro e in altre zone della città. A denunciare il fatto, soprattutto la dispersione di pezzi e briciole di tetto, sono due cittadini che preferiscono mantenere l’anonimato, B.G. e A.P., mentre la consigliera comunale Lavinia Bianchi (SiAmo Civitanova) ha fatto presente la cosa all’assessore all’Ambiente e Sicurezza, Giuseppe Cognigni. I due cittadini, come sottolineano, hanno provveduto ad informare del fatto il Pronto Intervento (115), che a sua volta li ha invitati a segnalare tutto ai vigili del fuoco. L’assessore Cognigni, invece, ha interessato subito il Cosmari che ha provveduto a liberare la strada e le altre aree pubbliche dai frammenti di eternit. Nello stesso tempo, Cognigni ha informato l’ufficio Ambiente del Comune per un approfondimento del problema e, in particolare, verificare se vi siano altri tetti in eternit devastati dal vento o comunque in cattivo stato e quindi da rimuovere. "Sarà per questo utilizzato un drone - informa Cognigni - per cui, una volta accertati i risultati, si provvederà a studiare, se del caso, i dovuti provvedimenti". Più pressante il giudizio dei due cittadini: "Esiste anche un’azione preventiva per rimuovere tutti i presupposti di rischio - affermano - e di tetti in eternit in città, nell’area del porto e non solo, ce ne sono altri. Oggi il meteo è più imprevedibile che mai, e i tragici eventi che hanno purtroppo devastato diversi centri dell’Anconetano e del Pesarese sono un monito eloquente. Non bisogna aspettare il fattaccio per intervenire - è la conclusione - l’amianto costituisce una minaccia silenziosa per la sicurezza dei cittadini e non è piacevole costatare come un’area centrale come quella portuale e di via Da Vinci venga invasa, sia pur casualmente, da pezzi di eternit. Se prevenire è meglio che curare, bisogna avere più attenzione e intervenire". L’ assessore Cognigni, dal canto suo, informa come l’uso del drone sia finalizzato a stabilire lo stato esatto della situazione, non solo sul tetto del cantiere oggi dismesso ma anche su altri.