Civitanova, ubriaco picchia la fidanzata

Parapiglia nella notte, arrivano i carabinieri. Lei: «Ma io lo amo»

Sul posto sono accorsi i carabinieri (foto d'archivio)

Sul posto sono accorsi i carabinieri (foto d'archivio)

Civitanova, 16 luglio 2018 - Una ragazza  sottratta agli schiaffoni del fidanzato ubriaco e geloso, ma che perdona per amore, e poi una mamma, con il bebè al seguito, rimasta intrappolata nell’ascensore dell’albergo in cui alloggiava e liberata. I carabinieri di Civitanova, nel secondo caso con l’ausilio dei vigili del fuoco del distaccamento locale, tra la mezzanotte di sabato e le 7.30 di domenica, hanno effettuato due interventi di salvataggio. Quello più complicato, che ha richiesto anche il supporto dell’ambulanza della Croce Verde di Civitanova, è stato effettuato ieri mattina davanti al bar "La Ternana". Un ventenne del posto sta picchiando la fidanzata, sua coetanea. Il motivo è una lite scatenata dalla gelosia, con il condimento di una forte sbronza, che ha fatto degenerare il diverbio tra i due.

Lui inizia a picchiarla, qualcuno chiama il 112. Arriva la gazzella dell’Arma, che lo blocca, ma lo stato di alterazione provocato dall’eccesso di alcol è tale che si rende necessaria la richiesta dell’ambulanza per il trasferimento al pronto soccorso. I carabinieri si accertano che la ragazza stia bene, la informano delle possibilità offerte dalla legge contro la violenza sulle donne, ma la ragazza, invece di denunciare e ragionare sulla opportunità di mettere chilometri di distanza tra lei e il manesco Otello, confessa di amarlo, e anzi chiede ai carabinieri di Civitanova come poteva fare per raggiungerlo all’ospedale. Alcune ore prima, verso mezzanotte, la pattuglia dell’Arma era intervenuta in un hotel della città, dove una giovane mamma con un pargolo di appena otto mesi era rimasta chiusa nell’ascensore ed era in preda a un attacco di panico. Sono stati chiamati i vigili del fuoco per sbloccare le porte e la situazione si è risolta con la mamma e poi il bambino liberati.