Morta per un malore in palestra, l’autopsia sulla ragazza

La famiglia è sotto choc: non aveva mai avuto problemi di salute

I carabinieri di Civitanova davanti alla palestra Exe Fit di via Einaudi, dove  l’altra sera Agnese Brachetti è stata colta da un malore (foto De Marco)

I carabinieri di Civitanova davanti alla palestra Exe Fit di via Einaudi, dove l’altra sera Agnese Brachetti è stata colta da un malore (foto De Marco)

Civitanova, 25 aprile 2018 - Sarà effettuata domani l’autopsia sul corpo di Agnese Brachetti, la 27enne di Pollenza morta lunedì sera al pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova, al culmine di una crisi cardiaca. La ragazza è stata colta da un malore all’interno della palestra Exe Fit di via Einaudi, a Civitanova, che saltuariamente lei frequentava.

Stava effettuando il riscaldamento prima dell’esercitazione di «Body Combat», quando è crollata a terra all’improvviso e ha perso coscienza. Non sono servite a salvarle la vita le disperate manovre di rianimazione, praticate dai sanitari del 118. Verso le 21, è deceduta al pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova. La famiglia (il padre Franco e il fratello, mentre la mamma Maria Rita Romagnoli è morta due mesi fa di malattia), non si dà pace, né spiegazione, per questo dramma. La ragazza, infatti, aveva un’attività sportiva alle spalle, da pallavolista, frequentava la palestra, una vita da sportiva. Problemi di natura cardiocircolatoria non ne aveva mai avuti. Perciò i familiari hanno chiesto che sia effettuata l’autopsia, per chiarire le cause di quanto è successo. La salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria, all’obitorio di Civitanova, ma poi sarà trasferita all’ospedale di Macerata, perché e lì che sarà effettuato l’esame autoptico, domani, due giorni prima della data di quello che sarebbe stato il suo ventisettesimo compleanno, il 28 aprile. Agnese viveva con i nonni, si era laureata a Trento nel 2016 e da un anno aveva ottenuto il contratto all’agenzia interinale Manpower di Civitanova, dove ieri mattina hanno esibito il cartello ‘chiuso per lutto’. I colleghi, sotto choc, la descrivono come una ragazza solare, appassionata del proprio lavoro, piena di vitalità. Un sentimento che accomuna tutti quelli che l’hanno conosciuta e non riescono a spiegarsi come possa averle ceduto il cuore, nemmeno i titolari della palestra e chi la frequentava in quell’ambito. I carabinieri hanno raccolto testimonianze. Al momento agli atti c’è un fascicolo legato alla procedura dell’autopsia. Il decesso viene addebitato a cause naturali e non sono stati acquisiti, nella palestra, documentazione e certificati medici, perché obbligatori soltanto in caso d’esercizio dell’attività agonistica.