Riparte la pesca tra mille difficoltà: manifestazione contro il caro bollette

Domani venticinque pescatori si recheranno a Roma. Domenica invece tornano. in mare dopo 45 giorni

Ultimi ritocchi alle barche, in acqua e nei cantieri navali, in vista della ripartenza della pesca a chiusura del fermo obbligatorio. Dopo quasi 45 giorni di sosta si riprenderà alle 24 di dopodomani in tutto l’alto e medio Adriatico, da Trieste a Civitanova. San Benedetto e le marinerie abruzzesi e molisane, che erano rimaste operative fino a Ferragosto, torneranno invece al lavoro il 22 settembre. La flotta civitanovese dello strascico, che è composta da quasi 40 scafi, dovrebbe riattivarsi al completo o quasi, nonostante il prezzo del gasolio alle pompe dei moli sia ancora troppo alto (1,07 euro al litro nella giornata di ieri) per poter sperare in una redditività soddisfacente. Alla manifestazione generale nazionale contro il rincaro delle bollette energetiche, in programma domani pomeriggio a Roma, parteciperanno anche i pescatori civitanovesi insieme alle altre categorie interessate (i balneari, i commercianti e i titolari di partite Iva in genere). Già riempiti tre pullman, che partiranno di buon’ora dalla nostra città. "Al momento – ci ha dichiarato l’assessorearmatore Francesco Caldaroni, uno degli organizzatori della spedizione – i pescatori, di entrambe le cooperative cittadine, che hanno assicurato la loro presenza a Roma sono una venticinquina. Capisco che queste siano ore frenetiche in vista della ripresa del lavoro e che qualcuno dei miei colleghi sia ancora indaffarato con la manutenzione delle barche, ma spero comunque che alla fine saremo di più perché in questo momento serve la mobilitazione più ampia possibile per testimoniare fisicamente il nostro malessere ed esprimere una protesta adeguata ai tempi".

Anche il mercato ittico all’ingrosso ha riacceso i motori già da qualche giorno, assolvendo a tutte le prove e simulazioni del caso per assicurare a pescatori e commercianti aste senza pecche sin da subito. La prima è in calendario per la notte tra lunedì e martedì prossimi. Gli armatori sperano in prezzi sostenuti se non altro perché, alto e medio Adriatico a parte, la concorrenza nazionale è quasi del tutto inchiodata nei porti dai rispettivi "fermi".

Nei giorni scorsi il Banco Marchigiano Credito Cooperativo s’è aggiudicato il bando (gli istituti di credito concorrenti erano altri tre ) per il servizio di tesoreria del Mercato ittico cui provvedeva una volta la ex Banca Marche, poi rinunciataria al pari di chi l’ha successivamente assorbita: Ubi Banca prima e Intesa Sanpaolo in seconda battuta. L’auspicio generale è che, dopo un anno e mezzo di una sorta di eclissi, venga ripristinato prima possibile lo sportello di via Pier Capponi, quello limitrofo al Mic, per agevolare logisticamente le operazioni bancarie degli armatori, dei commercianti e dello stesso Mercato.

Mario Pacetti