"Riprendiamo a distribuire il pesce d’importazione"

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"Siamo consapevoli delle difficoltà degli armatori e siamo solidali con loro, auspicando che il governo ne comprenda le ragioni e li sostenga fattivamente in questa fase di emergenza. Ma anche noi abbiamo le nostre esigenze e, se andasse in tilt l’intera filiera, i pescatori ne subirebbero ugualmente le conseguenze. Ecco perché, in accordo con loro, abbiamo ripreso ad acquistare e distribuire il pesce d’importazione. Ringrazio di ciò Francesco Caldaroni, che ha capito la situazione e ci ha dato il suo placet comportandosi da assessore al commercio che, al di là della sua personale professione e degli interessi corporativi, tiene nel dovuto conto le istanze delle altre categorie". Marco Bonifazi (nella foto), vicepresidente dell’Assoittico, fa il punto della situazione sul ruolo dei grossisti. "Sarebbe servito a poco –spiega – il blocco dei nostri depositi, con le grandi catene di distribuzione che hanno continuato a operare normalmente e a rifornire i mercati. Già così si lavora a scartamento ridotto, perché è il pesce fresco locale il pilastro della nostra attività. Uno stop totale avrebbe mandato gambe all’aria noi e il nostro personale, col rischio di licenziamenti e di ferie forzate. Stanno soffrendo anche altri: i ristoratori, le pescherie abituate a vendere solo il prodotto fornito dai nostri pescherecci, i pescivendoli. Speriamo che gli armatori ricevano soddisfazione dal governo e tornino in mare prima possibile, perché così non si può andare avanti".

Mario Pacetti