"Serve subito un autovelox"

Statale, Sampaolo scrive alla Prefettura: "Senza risposte, bloccheremo il traffico"

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di Giorgio Giannaccini

"La Prefettura ha risposto senza però dirci, realmente, se darà l’ok per posizionare l’autovelox sulla Statale. Se il discorso non si sbloccherà a breve, a settembre organizzeremo una manifestazione di protesta in mezzo alla strada". Non si dà per vinto Vitangelo Sampaolo, che da tempo si batte per far installare un autovelox, lungo la Statale, nel tratto che attraversa il centro di Porto Recanati. Nel 2017 presentò per la prima volta una petizione (con 263 firme) per sollecitare la Prefettura a intervenire. Nel corso degli anni ha rispedito più volte tale richiesta, senza ricevere risposta. Fino all’ultima lettera, spedita nei mesi scorsi: "Circa 15 giorni fa, il prefetto mi ha risposto per iscritto, dicendo che si è incontrato con l’amministrazione comunale, e sta ora aspettando le valutazioni dell’Anas e della polizia locale – dice Sampaolo -. Insomma, ha dato una non-risposta. Il problema è che, per far installare un autovelox, è necessario che il prefetto dichiari quel tratto di strada come pericoloso, altrimenti non c’è modo. Appena i nuovi comitati di quartiere saranno istituiti, coinvolgerò quello di Montarice per parlare con l’amministrazione comunale e la polizia locale, e vedere se sarà possibile o meno posizionare l’autovelox". Ma, se la situazione non si sbloccherà, Sampaolo è pronto a organizzare una manifestazione di protesta. "L’intenzione è quella di svolgere per luglio, in piazza Brancondi, una serata con la Fondazione Scarponi, proiettando foto e video per coinvolgere i giovani e invitarli a rispettare il codice della strada – prosegue -. Poi, a settembre, metteremo in piedi una protesta pacifica sulla Statale, facendo avanti e indietro sulle strisce pedonali per bloccare il traffico. Quel tratto di strada, che si trova nel centro di Porto Recanati, viene attraversato ogni giorno da 70mila veicoli, e di questi, circa 50mila, non rispettano il limite dei 50 orari, il divieto di sorpasso e nemmeno il rosso del semaforo. Noi sposiamo il motto della Fondazione Scarponi: ‘La strada è di tutti a partire dal più fragile’. La situazione precaria della Statale va avanti da troppi anni, e non la possiamo accettare".