Si intasca 300mila euro dalle casse delle slot machine, condannato a due anni

Nel giro di due anni, si era intascato 300mila euro prelevati dalle casse di slot machine e videopoker dalla sala slot Royal. Per questo, accusato di appropriazione indebita, è stato condannato a due anni di reclusione il corridoniano Mauro Rafanelli. I fatti finiti ieri all’esame del tribunale sono avvenuti nel 2014 e nel 2015. Rafanelli era amministratore delegato della società Royal Gestioni, che si occupava il locale. In base agli accordi, il suo compito era di prelevare ogni giorno i contanti incamerati dalle casse delle slot e delle varie macchinette per le videolottery, contarli e conservarli, sia per i conti della società stessa che per pagare quanto dovuto alla Sisal Entertainment Spa, che concede l’utilizzo di questo tipo di scommesse online. Ma un certo punto, era emerso che dalle casse della società mancavano parecchi soldi: 160mila euro per il 2014 e altri 150mila per il 2016. Così era partita la denuncia per appropriazione indebita. Ieri mattina in tribunale a Macerata, dopo aver ascoltato tutti i testimoni, si è tenuta l’ultima udienza del processo. Il pubblico ministero Francesca D’Arienzo ha chiesto la condanna a due anni di reclusione per l’imputato. Alla richiesta si è associato l’avvocato Renato Coltorti, parte civile per la società danneggiata dall’ammanco. L’avvocato Sergio Del Medico ha invece provato a dare una diversa lettura della vicenda, chiedendo l’assoluzione dell’ex amministratore delegato. Ma alla fine il giudice Francesca Preziosi ha ritenuto l’imputato colpevole e lo ha condannato alla pena chiesta dal pm, imponendogli anche di pagare subito una provvisionale di 10mila euro alla società, in attesa di stabilire il risarcimento effettivo in sede civile. Ora però Rafanelli potrà comunque fare appello contro la sentenza, che non è ancora definitiva.