Società partecipate, ecco quanto costano

Atac, Civitas e mercato ittico: per il personale spesa di 6 milioni all’anno, ma fatturato di quasi 30. I compensi degli amministratori

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di Lorena Cellini

Quante sono le società partecipate del Comune di Civitanova e quanto costano? Nelle linee di indirizzo per le ricognizioni e i piani di razionalizzazione, portate in aula consiliare, c’è la fotografia del 2020 di questa galassia nella quale i sindaci hanno voce in capitolo, sia politica che amministrativa. E ballano milioni di euro, perché sono "macchine" con tanti dipendenti e un fatturato, vedi l’Atac, superiore a quello di piccoli Comuni del comprensorio. Palazzo Sforza entra nel controllo di tredici società, delle quali otto a partecipazione diretta (Atac spa 100%, Civita.s srl 100%, mercato ittico 60%, Cosmari srl 11,98%, S.a.n. spa Acquedotto del Nera 0,28%, Task srl 0,024%, Sì Marche 3%, Flag Marche Centro 6,47%) e cinque indiretta (Sig spa 0,9%, Bcc Recanati e Colmurano 0,13%, Consorzio italiano compostatori 0,97%, Veneto Banca spa 0,001% in scioglimento, Fishtel spa 17,14% in liquidazione). Il consorzio compostatori, la Bcc e Veneto Banca sono legate al rapporto con il Cosmari per i servizi di promozione e di valorizzazione dell’attività di riciclo e per i servizi bancari e finanziari. Le società in cui il Comune di Civitanova esercita il controllo in maniera più diretta sono l’Atac, utilizzata come salvadanaio per ossigenare il bilancio pubblico, la Civita.s, che pur gestendo un’enorme massa di tributi produce un risultato d’esercizio da reddito Isee familiare, e il mercato ittico, che dopo due anni di agonia con perdite che lo hanno portato sull’orlo del fallimento, è stato salvato con denaro cash dal Comune (circa 300mila euro), che ha varato quest’anno un piano di salvataggio per tenerlo in piedi. Queste tre società hanno complessivamente un costo del personale di circa 6 milioni di euro ogni anno, degli amministratori del cda nominati dal Comune di 54mila euro, dei revisori di 55mila euro e fatturano insieme quasi 30 milioni di euro. Questo il quadro 2020 delle tre principali partecipate: Atac ha 116 dipendenti che costano 5.387.927 euro annui, cinque membri nel cda i cui compensi sommano a 40mila euro e quattro persone negli organismi di controllo al costo annuale di 22.454 euro, utile di esercizio 599.191 euro su un fatturato di 22.030.000 euro; la Civita.s ha 14 dipendenti (428mila euro), tre amministratori (8.471 euro), un revisore (12.480 euro), ha fatturato 854.421 euro con un risultato d’esercizio di 24.983 euro; il mercato ittico ha cinque dipendenti (234.315 euro), cinque persone nel cda (5.825 euro), tre revisori (20.160 euro), ha fatturato 6.766.000 euro e realizzato un utile di 1.198 euro. Ci sono poi le società in cui la quota di partecipazione del Comune è molto inferiore e gestiscono servizi a livello provinciale. La quota più importate è legata al Cosmari, di cui Civitanova è il secondo azionista dopo Macerata e che viaggia con 547 dipendenti (21.557.000 euro il costo del personale), quattro amministratori (50.400 euro), tre revisori (27.456 euro); il fatturato del 2020 è stato pari a 53.103.000 euro, l’utile è stato 94.585 euro.