Stalking a Civitanova. "Pedinamenti, sms choc e minacce alla ex"

Un anno e mezzo da incubo: donna denuncia, uomo allontanato

Stalking (foto di repertorio Newpress)

Stalking (foto di repertorio Newpress)

Civitanova Marche (Macerata), 29 maggio 2019 - Un incubo durato un anno e mezzo per una donna, col terrore di essere aggredita dall’ex, si è chiuso con un provvedimento di allontanamento per stalking a carico di un 35enne di nazionalità bulgara, emesso su richiesta del commissariato di pubblica sicurezza di Civitanova, al termine di indagini che hanno dimostrato senza alcuna ombra di dubbio la pericolosità dell’uomo. Non solo minacciava la sua ex, ma si era accanito anche contro la madre di lei, dalla quale ultimamente la donna si era trasferita.

Il provvedimento prevede delle restrizioni rigide e vieta al 35enne ogni forma di contatto fisico, ma anche le telefonate e l’invio dei messaggi. Per l’uomo, inoltre, è scattato il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex, e in ogni caso dovrà mantenere una distanza minima di duecento metri. La misura cautelare è arrivata al culmine di un comportamento persecutorio tenuto dal 35enne, che non ha mai accettato la fine di una relazione travagliata, scandita da tanti tentativi della donna – che è una 30enne italiana e lavora a Civitanova come cameriera in un ristorante – di mollarlo, e che si concludevano con riavvicinamenti e promesse di cambiamento da parte di lui, che in quel turbolento rapporto si era sempre mostrato possessivo e violento.

Un anno e mezzo fa, lei prende la decisione definitiva di chiudere, e inizia un calvario, con una escalation di comportamenti ossessivi da parte dell’ex, fatti di pedinamenti, centinaia di telefonate e messaggi a tutte le ore del giorno e della notte, e di minacce che hanno raggiunto anche la madre della ragazza, per tutto il periodo in cui le due donne hanno convissuto. Fino alla denuncia, sporta al commissariato di polizia di Civitanova, per trovare comunque la difesa nella legge.

Le indagini, condotte dal commissario Lorenzo Sabatucci (dirigente del commissariato di pubblica sicurezza di Civitanova) e dalla sua squadra di inquirenti, hanno consentito di acquisire degli elementi concreti per dimostrare l’atteggiamento persecutorio tenuto dal bulgaro, che aveva provocato nelle due donne uno stato di perenne ansia e di paura, con il terrore di essere aggredite, e di formulare quindi l’accusa di stalking, sulla base della quale è stata messa una misura cautelare.