Su l’antenna, il comitato: "Sindaco sconfitto"

Non si placano le proteste in via Caracciolo. In un incontro con i residenti Ciarapica cerca di correre ai ripari, "ma la fiducia non è ripagata"

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di Lorena Cellini

Antenna di via Caracciolo, sei mesi dopo l’ultima assemblea pubblica, il sindaco Fabrizio Ciarapica torna nel quartiere, ma stavolta si vive un altro clima. La sua promessa fatta a maggio sul raggiunto accordo con l’operatore Iliad per spostare il traliccio telefonico più a nord, su un terreno di Eurospin, è stata spazzata via dalle ruspe che hanno iniziato da qualche giorno i lavori di scavo in via Caracciolo. Nel quartiere IV Marine è una brutta serata per Ciarapica, convocato dai residenti per misurare la distanza tra parole e fatti e dirgli "questa è una tua sconfitta". Sono stati Marco Gatti e Mauro Rogani, del Comitato anti antenna, ad incalzarlo davanti a una ottantina di persone in un confronto iniziato con un video di dichiarazioni e post Facebook in cui il sindaco vantava il risultato di aver bloccato l’antenna. Ciarapica ha giocato in difesa e, tra mugugni e scetticismo in sala, ha ripercorso le tappe della vicenda, ricordato "mail e telefonate dei nostri uffici a partire dal 19 maggio e da allora abbiamo sempre lavorato per spostare l’antenna". Ha riferito dell’incontro a tre con Iliad e Eurospin l’8 novembre "in cui ci siamo lasciati con la volontà di andare avanti. Non abbiamo dormito, ma fatto il necessario. Poi il primo dicembre è arrivata la pec di inizio lavori in via Caracciolo. Abbiamo riscritto a Iliad che il 2 dicembre ha risposto lasciando una porta aperta a una soluzione". La società in effetti offre disponibilità al confronto, ma svela uno scenario chiave per spiegare il naufragio della trattativa. Scrive Iliad al Comune che, a sei mesi dal via alla mediazione, non ha ricevuto atti ufficiali, né il contratto di acquisizione dell’area Eurospin, né i pareri di Anas e Sovrintendenza per la nuova collocazione.

E’ stata l’assessore all’Urbanistica Roberta Belletti, che ha affiancato il sindaco nell’arena del rione IV Marine, a leggere la comunicazione offrendo a Lidia Iezzi (del Pd) l’assist per rovesciare sull’amministrazione "la responsabilità di non aver prodotto atti concreti e di non aver nemmeno predisposto il piano antenne". La gravita dell’assenza del regolamento per mappare le zone ‘antenna free’ è stata sottolineata da Tiziana Streppa, per conto dei comitati di via Verga e via Sacconi, che chiedono al sindaco "di ascoltare le comunità prima di decidere". Sulla questione Lavinia Bianchi (Siamo Civitanova) ha chiesto gli atti di quanto finora prodotto dal tecnico incaricato dal Comune di redigere il piano. Amareggiato il comitato: "Sconfortante scoprire che i documenti ufficiali non ci sono. Questo quartiere ha dato tanto al sindaco alle elezioni ma la fiducia non è stata ripagata. Per mesi abbiamo ricevuto informazioni parziali e distorte perché Ciarapica ci rassicurava, mentre il tecnico Strappato ammetteva che la questione era complicata. Oggi capiamo chi aveva ragione. Questa è una sconfitta per il sindaco e la sua amministrazione".

All’assemblea presenti anche Fausto Troiani, presidente del consiglio, gli assessori Manola Gironacci, Giuseppe Cognigni e Claudio Morresi, i consiglieri comunale Silvia Squadroni (Siamo Civitanova), Piero Gismondi (La nuova città), Mirella Paglialunga (candidata sindaco sconfitta) e Letizia Murri (Ascoltiamo la città).