"Sviluppo impostato, devo solo completarlo"

Fabrizio Ciarapica: invito i civitanovesi a preferire la continuità. "Ospedale, porto, comparto Trieste: gli impegni stanno diventando fatti"

Migration

di Lorena Cellini

Elezioni amministrative 2022, Fabrizio Ciarapica lei punta al mandato bis. Dia un voto ai suoi cinque anni di amministrazione.

"Il voto lo daranno i cittadini. Posso dire che sono stati cinque anni intensi di cui due segnati dal Covid, quindi con oggettive difficoltà. Per esempio, i cantieri sarebbero partiti prima se non ci fosse stata la pandemia".

Perché darle ancora fiducia?

"Per portare a termine molti progetti. Abbiamo gettato le basi per la Civitanova del futuro, anche grazie ai fondi del Pnrr. Quindi, dico continuità e non cambiamento. I finanziamenti già ottenuti per riqualificare il comparto Trieste e l’edilizia popolare prevedono tempistiche strette e cambiare comporterebbe perdita di tempo e rischio di perdita delle risorse. Altro elemento di vantaggio, questa amministrazione gode di una filiera politica con Regione e Governo. Il presidente Acquaroli si è impegnato per accordarci risorse per il porto, l’ospedale, la prosecuzione di via Einaudi, ha finanziato la Casa della salute".

Annunci e master plan, ma i soldi non si vedono. Gli 11 milioni di euro per l’ospedale e i finanziamenti per la sicurezza del porto dove sono?

"Gli impegni presi si stanno traducendo in atti".

Nel suo programma quali progetti di alto contenuto tecnologico?

"Nel comparto Trieste recupereremo 4.000 mq per servizi, specie quelli legati a tecnologia e cultura. Intanto, abbiamo avviato l’università telematica".

Aveva promesso di riportare l’Università di Macerata in città, ma non se ne è fatto nulla.

"Il Covid ha cambiato tutto, anche i piani dell’università".

I progetti su Varco e porto stoppati dalle proteste, varianti bocciate dalla sua maggioranza, il piano Ceccotti fermato dalla Sovrintendenza. Servono una nuova politica e un nuovo Prg?

"Questo non lo so. Posso però dire che Civitanova è cambiata e forse il Piano regolatore non è più rispondente alle esigenze della città".

In caso venisse rieletto, le varianti bocciate le riporterà in Consiglio comunale?

"No, quello che ha deciso l’aula va rispettato".

La variante Cristallo con il supermercato a Costamartina è stata solo accantonata. La riproporrà?

"Era la proposta di un cittadino e finisce lì".

A Civitanova Alta aveva promesso il ‘Borgo della cultura’ e la No Tax Area. Che dirà ai residenti?

"Lo so, ma non si può non tenere conto di due anni con il Covid. Ma appena insediato ho finanziato il campo sportivo in erba sintetica e a seguire tanti interventi. Per il Palazzo Ducale si è aperta la possibilità di usare i fondi di ricostruzione post sisma, tra un po’ partiamo con la riqualificazione di S. Agostino. Ho bisogno di un altro mandato per portare a termine i progetti per la città alta".

Sembra un racconto elettorale. Cantieri e promesse tutti ora, come la rotatoria della 77?

"I cantieri non c’entrano con le elezioni e molti ritardi sono dipesi, oltre che dalla pandemia, dall’aumento dei prezzi e dei materiali edili".

La Gabellieri, suo ex assessore, si candida sindaco contro di lei, idem la Squadroni, sua ex presidente dei Teatri, e Marzetti, storico esponente di centrodestra, dice addio alla politica criticandola. Sbagliano loro o sbaglia lei?

"Scelte legittime e Sergio resta un sostenitore. Non abbiamo perso pezzi, ma ci siamo rafforzati; con noi c’è l’Udc che era con Corvatta cinque anni fa, Insieme per Civitanova che era con il polo civico di Ghio, e Giovanna Capodarca".

Se andrà al ballottaggio quale avversario preferirebbe?

"Al momento penso solo a raccontare quello che abbiamo fatto e che stiamo predisponendo".