"Torno in mare in kayak contro la fibrosi cistica"

La mèta di Gattafoni stavolta sarà la Slovenia. Ad ogni tappa raccolta fondi delle sezioni locali di Lifc

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"La mia battaglia contro la fibrosi cistica ancora una volta parte dal mare". Non ha alcuna voglia di arrendersi il 36enne civitanovese Alessandro Gattafoni e anche in questa stagione ha deciso di rilanciare la sua ‘125 miglia per un respiro’. L’impresa sportiva che lo scorso anno lo rese celebre in tutta Italia cominciò il 10 settembre, fu una traversata in kayak, con partenza da Civitanova e arrivo in Croazia: in questo modo Gattafoni diede il via a un’importante campagna di sensibilizzazione sul tema della fibrosi cistica, patologia di cui è affetto. E anche se quest’anno la rotta cambierà, perché la tappa d’arrivo è fissata in Slovenia, l’intento rimane comunque quello di aiutare la Lega italiana fibrosi cistica a raccogliere i fondi necessari per le varie attività. Dunque, Gattafoni inizierà il suo percorso dal lungomare nord (fosso Caronte) alle 5.30 di giovedì. Al suo fianco, l’imbarcazione ‘Desire’ che partirà dal Club Vela e che sarà munita di tutto l’equipaggio, medici compresi, capitanato dal canoista Daniele Scarpa, medaglia d’oro ad Atlanta ’96, e già lo scorso anno coach di Gattafoni durante tutta la traversata. Alle 18 dello stesso giorno, è previsto l’ingresso al porto di Ancona, dove alle 19.30 si terrà un ‘apericena solidale’ nella terrazza della Lega Navale di Ancona, promosso da Lifc Marche. La ‘125 miglia per un respiro’ 2022 si snoderà in varie tappe, in ognuna delle quali ci saranno degli incontri promossi dalla Lifc del territorio che si occuperà di organizzare le raccolte fondi. Dopo Ancona, Gattafoni e il team ‘Desire’ faranno tappa a Cesanatico, Venezia e Trieste per raggiungere la Slovenia, più precisamente la località di Pirano, presumibilmente il 29 giugno. "Fisicamente sono pronto - dice Gattafoni - anche perché da quel punto di vista le cose sono più alla portata rispetto allo scorso anno, dato che ci saranno varie tappe. Mentalmente, invece, lo sono un po’ meno perché organizzare tutto ciò è sempre un po’ stancante. Perciò ringrazio chi mi ha aiutato. L’obiettivo? Toccare la Slovenia con mano – ha chiarito Gattafoni - , così come fatto lo scorso anno con la Croazia. Ma la questione più importante rimane la divulgazione di questa tematica: spero che sempre più persone si rendano conto del problema e che tutti insieme facciamo squadra per combatterlo".

Francesco Rossetti