Civitanova, "Sono il tecnico del gas". Ma è una truffa

Via Isonzo, residente sventa il raggiro e allontana il falso operatore

Indagano i carabinieri

Indagano i carabinieri

Civitanova, 24 marzo 2018 - Se per caso notate sul portone di ingresso un volantino come quello riprodotto qui a lato, state in campana. È una truffa che dal nord si sta trasferendo verso sud. A Civitanova è successo l’altroieri, in un condominio di via Isonzo. I fatti. Alto 1,90 circa, divisa da tecnico e accento bresciano, un uomo si annuncia alla famiglia. Dice di essere un incaricato di verificare le emissioni di gas, se esse sono a norma, se ci sono dispersioni o polveri sospette e quindi qualcosa da registrare. Il padrone di casa lo fa accomodare e l’uomo dà avvio alle verifiche. Con un aggeggio testa la parete, controlla, riprova, scopre anomalie e le comunica al proprietario che osservava curioso e insieme diffidente. Siccome le anomalie ci sono, dice lui, è obbligatorio rimediare. Lo vuole la legge. Il sedicente tecnico, allora, applica un congegno alla parete. A che serve non è facile comprendere. La comprende subito, però, il proprietario dell’abitazione, che di queste cose si intende anche per mestiere.

Soprattutto lo capisce quando il sedicente verificatore gli presenta il conto: 398 euro. E allora reagisce di brutto, chiede spiegazioni, contesta il tecnico dall’accento bresciano, alza la voce e «lei è un truffatore – sbotta con tono perentorio – tolga quel congegno e se ne vada!» Anche il tecnico tenta una reazione, ma alla fine cede, prende la borsa da lavoro e se ne va, annunciando imprecisati provvedimenti. La conferma della truffa, viene da lì a poco, quando la vittima... mancata, viaggiando su internet alla ricerca della ditta di Brescia, a cui faceva riferimento il tecnico, invece delle informazioni sulla società, trova articoli di giornale che riportano truffe simili a quella che si stava consumando in città, e anche di condanne a carico di falsi incaricati di improbabili verifiche. Una operazione truffa preparata a puntino. Prima della visita, infatti, l’uomo in un volantino sul portone annunciava che dalle 9 alle 18 gli addetti della ditta di Brescia sarebbero passati nelle case per verificare gli impianti. Tutto una messinscena. In città, infatti, a curare la distribuzione del gas è Gas Marca, che non fa controlli del genere. Né li fa l’Atac, come conferma il responsabile tecnico Angelo De Carolis, né tantomeno il Comune. Insomma, un tentativo andato a male per l’intuizione del proprietario, che oggi lancia messaggi: «Occhio. Quel tizio potrebbe essere ancora in zona». La denuncia del fatto è stata depositata poi alla stazione dei carabinieri.