"Usare i fondi europei per rilanciare il Torrione"

Il suggerimento è dell’ingegner Giorgio Medori che cita l’assessore regionale Latini: "Migliorare la qualità paesaggistica del territorio"

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di Giuliano Forani

L’amministrazione di Gualdo ha comprato mesi fa il mulino Brunforte, bene tutelato del XIII secolo: ha realizzato il progetto esecutivo per il suo restauro e con l’approvazione della Soprintendenza ha ottenuto i fondi complementari del Pnrr sisma per il suo recupero conservativo: Civitanova potrebbe seguire lo stesso percorso per restaurare il Torrione di Santa Maria Apparente, che pure ha una storia da raccontare. E’ questo il suggerimento dell’ingegner Giorgio Medori, professionista molto attento al restauro e alla conservazione degli edifici storici. La sua proposta fa seguito alla partecipazione a un convegno svoltosi a Gualdo sul tema: "Il Medioevo che ritorna, le origini del mulino Brunforte tra passato presente e futuro", e l’analogia con Civitanova è stata spontanea. Il mulino Brunforte risale al secolo XIII ed è un bene tutelato, il Comune di Gualdo ha ottenuto oltre un milione di euro per il restauro conservativo. "Ottima scelta amministrativa – sottolinea Medori – favorita dai fondi indicati che a Civitanova non abbiamo. In città, il gemello del mulino Brunforte lo troviamo a Santa Maria Apparente ed è appunto il Torrione, bene storico del secolo XV acquisito dal patrimonio comunale nel 2004, di cui parla anche Alvise Manni, esperto di archeologia e storia locale. Il mio vuol essere solo un suggerimento". "Se non ancora utilizzato e prorogato poi nei termini dalla Regione potremmo utilizzare i fondi Pnrr cultura, avviso finanziato dall’Unione Europea-Next Generation Ue a titolarità regionale". Medori precisa poi come la dotazione assegnata alle Marche sia di 15.478.909 euro per un minimo di 103 interventi finanziabili con un massimo di 150mila euro. Cita poi le dichiarazioni dell’assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini, per la quale "l’utilizzo di tali fondi costituisce una bella opportunità per recuperare e valorizzare il patrimonio culturale". Case coloniche, mulini, frantoi, edicole votive, chiese o scuole rurali, per la Latini, "potranno essere recuperati e ridati alla comunità grazie all’intervento che ha lo scopo di migliorare la qualità paesaggistica del territorio". Tra questi edifici, per Medori, con il coinvolgimento della Soprintendenza, è opportuno inserire il Torrione.