"Vita Vita per noi è stata una desolazione"

Tre commercianti lamentano: "A metà corso hanno montato un gonfiabile che ha sbarrato la strada. Così spesso veniamo trascurati"

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di Francesco Rossetti

"Vita Vita? Per certi commercianti è stata una rimessa". Proprio non è andato giù, ad alcuni esercenti civitanovesi, il modo in cui è stata gestita la serata conclusiva della diciannovesima edizione di ‘Vita Vita’, il ‘Festival internazionale d’arte vivente’, ideato da Sergio Carlacchiani e promosso da Comune e Azienda Teatri. In particolare, sono i commercianti della parte nord di corso Umberto I a lamentarsi: "Qui nessuna attrattiva ed è stato un vero e proprio deserto". Il motivo? "A metà corso, proprio davanti al bar Romana – la spiegazione – è stato montato un grande gonfiabile per bambini, praticamente uno sbarramento per tutti i passanti. Quindi, da una parte c’era un corso vivo, ricco di spettacoli e animazioni, dall’altra la desolazione, il mortorio". Eppure, negozi e boutiques in quella zona non mancano affatto. Come ‘Rossoporpora’, di Annalisa Turchi: "Sono stata in negozio fino alle 23.20 ma avrei voluto chiudere molto prima perché tanto non c’era anima viva. Dopo due anni di pandemia, la festa avrebbe dovuto coinvolgere tutto il centro, non solo un quadrato. Purtroppo devo segnalare che ad ogni festa ci succede questo: noi di questa parte del corso veniamo trascurati". Alla porta accanto ecco Debora Pennesi che gestisce ‘Anna Boutique’: "Non si può chiudere il corso, di sabato, alle 15 . E poi anche qualche spettacolino itinerante non avrebbe guastato da queste parti. E invece niente: che peccato vedere il corso pieno solo a metà. Segnalo che il gonfiabile posizionato davanti alla Romana ha agito come una diga, con la gente che si fermava lì e tornava indietro. Si è trattato di una penalità per tutti noi che lavoriamo in questa zona, infatti so di colleghi che hanno abbassato le serrande già alle 19.30. Non va bene". ‘Vita Vita’ ha fatto registrare numeri importanti e un ottimo riscontro di pubblico, specie per quanto riguardava piazza XX settembre: otto le postazioni che hanno ospitato le varie esibizioni, con gruppi musicali come i Billy balla reggae in viale Matteotti, ‘il Palco’ in corso Umberto e il gruppo dei medici ospedalieri in piazza Rosselli. Tutti successi che, però, sono apparsi logisticamente separati dal tratto nord della principale via cittadina, stando alle lamentele dei titolari delle attività. "Un errore interrompere il traffico sul corso già alle 13 – dice Teresa Micucci di ‘So pretty’ –. lo potevano fare alle 20. La perdita di incassi per tutti noi è stata evidente".