Corvatta: "Una città senza luoghi degradati"

Adesso l’obiettivo è sistemare l’ex camping Le Giare

Civitanova Marche (Macerata), il sindaco Corvatta (Foto Cellini)

Civitanova Marche (Macerata), il sindaco Corvatta (Foto Cellini)

Civitanova Marche (Macerata), 15 agosto 2014 - «Ci si occupa di sicurezza anche bonificando i luoghi simbolo di emarginazione e degrado della città. In questi due anni abbiamo avviato progetti di riqualificazione di aree abbandonate fin dagli anni ‘70 e che nel prossimo triennio porteremo a termine. Proprio stamattina (ieri n.d.r.) ho avuto una riunione con i tecnici per dare il via al processo di recupero dell’ex ente fiera. A settembre presenteremo il nuovo Piano Ceccotti elaborato dall’architetto Polci, abbiamo predisposto il bando per la vendita e la riqualificazione dell’ex Scientifico, l’area tecnico distributiva con la consegna del palas a fine settembre sarà ultimata, il panettone inquinato lo abbiamo rimosso ripulendo la spiaggia sud. Quel che non abbiamo ancora affrontato è la questione dell’ex camping Le Giare. Ma, nel medio termine, la città non avrà più luoghi di degrado».

Il sindaco Tommaso Corvatta parte dall’urbanistica per arrivare alla sicurezza, tema su cui prosperano gli attacchi del centro destra.

L’opposizione la accusa di non avere il pugno duro contro rom e mendicanti, ci sono cittadini che raccolgono firme e Forza Italia chiede il ripristino dell’ordinanza anti accattonaggio.

«Negli ultimi anni, compresi quelli in cui governava il centro destra, gli arrivi dei nomadi sono stati più frequenti, ma da due anni i tempi di permanenza degli accampamenti sono nettamente diminuiti perché vigili urbani e forze dell’ordine intervengono in modo tempestivo. In questo momento ci sono alcune roulotte in piazza Tricolore dove c’è una persona con la residenza in città, e nell’area privata Morichetti dei nomadi sono stati tollerati per alcuni giorni per un importante problema di salute di un loro familiare».

Firmerà l’ordinanza anti accattonaggio?

«E’ un documento velleitario e quando era in vigore non è mai stato applicato né ha prodotto risultati. Una foglia di fico esibita per prendere in giro la gente e bocciata dalla Corte Costituzionale. Quello che non tolleriamo è l’industria dell’accattonaggio, una questione che nei prossimi giorni sarà oggetto di interventi».

Durante la campagna elettorale l’hanno attaccata sulla moschea, ora la accusano di favorire l’arrivo dei rom. E’ la sicurezza il suo punto debole?

«No, direi invece che è un classico per chi non ha altri argomenti fare leva sulla paura, un metodo che la Destra usa spesso. Piuttosto che raccogliere firme contro i mendicanti, potevano impegnarsi a bonificare le aree degradate visto che hanno governato quasi venti anni».